Si passerà dal reddito di cittadinanza al reddito di sopravvivenza?

Si passerà dal reddito di cittadinanza al reddito di sopravvivenza

In Italia, si passerà dal reddito di cittadinanza al reddito di sopravvivenza? Negli ultimi giorni il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha reso nota la possibilità di estendere il reddito di cittadinanza ad una fascia più ampia di fruitori. Non sono certo mancati i plausi ed i sostegni delle associazioni di lavoratori di categoria a corroborare tale ipotesi. La situazione economica italiana versa in uno stato di grave sofferenza e qualora la diffusione epidemica non dovesse arrestarsi, cosa accadrebbe? Allo stato attuale, si parla già di ingenti perdite nella macchina economica ormai ferma. Le misure del decreto Cura Italia sembrano non essere sufficienti a tamponare le emorragie finanziarie. Si passerà dal reddito di cittadinanza al reddito di sopravvivenza?

Un nuovo modello per intervenire sulla crisi economica?

La questione è quantomai problematica e richiede un’attenta analisi delle condizioni delle famiglie che vivono in Italia oggi. Molti piccoli imprenditori e professionisti non dispongono di riserve economiche tali da poter sostenere l’interruzione del lavoro ed affrontare ugualmente le spese.  Tanti dipendenti che hanno sottoscritto mutui e prestiti si ritrovano all’improvviso senza un’occupazione e con una famiglia da mantenere. I pagamenti delle imposte sono soltanto posticipati, non eliminati. Una lettura risolutiva piuttosto originale l’hanno proposta Gianmarco Cinelli e Antonio Costagliola, rispettivamente docente alla Bocconi e vicepresidente di Equita.

I due esperti hanno parlato di un reddito di sopravvivenza per riarginare la situazione attuale. Tale reddito consisterebbe nell’erogazione di una quota mensile per ogni contribuente e nella contestuale sospensione degli obblighi fiscali. Opzione non tanto lontana dalla ipotesi vagliata dall’altra parte dell’oceano. Difatti, lo stesso Trump riflette sull’opportunità di rilasciare un assegno ad ogni cittadino minorenne e maggiorenne per far ripartire con rapidità l’economia. Le ipotesi meritano di essere passate al vaglio e bisogna guardare alla Cina ponendo le dovute differenze di tipo governativo. Infatti, se ci fermiamo a riflettere, la Cina ha un modello di stato autoritario fondato sulla gestione comunista. È lo Stato, dunque, che in ultima analisi risponde dell’economia nazionale e si fa garante della stessa.

Quale sarà il reddito per milioni di cittadini in Italia

La situazione nei paesi democratici europei invece è differente. La fiducia nei riguardi delle istituzioni è più bassa poiché all’invito di restare chiusi in casa, non si affiancano misure economiche che garantiscano una certa stabilità economica. Al contrario, molti hanno la percezione che il primo grande respiratore debba essere attaccato al Paese stesso che versa in uno stato di ipossemia economia. Sospendere i pagamenti, procrastinarli potrebbe causare un ulteriore affossamento per famiglie che si ritrovano prive di liquidità e, nei casi peggiori, totalmente private del lavoro. Come abbiamo già detto in precedenza, il fatturato delle piccole e medie imprese in Italia rappresenta una fetta piuttosto importante del fatturato nazionale.

Probabilmente, ad un dato momento, tutti questi piccoli imprenditori si ritroveranno a dover ingaggiare una paradossale lotta tra due tipi di sopravvivenza: quella fisica da una parte e quella economica dall’altra. Molti sono ancora gli interrogativi che animano gli esperti in questi giorni di grande tensione. Si passerà dal reddito di cittadinanza al reddito di sopravvivenza? Le ipotesi al vaglio sono molte e non si esclude neanche quella di una estensione per dare vita al reddito di cittadinanza europeo. Resta fermo che la morsa stringe e gli interventi necessari devono essere quantomai tempestivi se non si vuole rischiare un vero e proprio tracollo economico.

Consigliati per te