Chi mi segue da qualche tempo, mi conosce soprattutto come ideatore di alcuni metodi di analisi, basati su proiezioni matematico-geometriche, tra cui, in particolare, Magic box.
Ma sinora avevo considerato solo quelle che possiamo definire proiezioni esterne all’area di proiezione.
Nel senso che magic box consente di proiettare un particolare pattern grafico, che indica setup di prezzo e tempo usando alcuni elementi, a partire dal perimetro della figura proiettata.
Più recentemente, alcuni approfondimenti mi hanno però consentito di rilevare come anche setup proiettabili internamente al pattern possano essere rilevanti.
Un esempio è fornito dal Nasdaq composite.
A parte alcuni setup proiettabili con il consueto utilizzo di magic box, possiamo considerare un ampio pattern di lungo termine, cosiddetto inverso, formatosi tra il 1996 ed il 2016.
In caso di prosecuzione del rialzo la conseguente proiezione ha un target primario molto ambizioso, almeno sino a 9170 con primo setup temporale entro dicembre 2019.
Tuttavia tale proiezione si riferisce al tradizionale utilizzo del metodo.
Invece, considerando anche i cosiddetti setup interni, possiamo dire che le quotazioni sono arrivate in prossimità di un rilevante target, posto a 6783, quindi prossimo alle attuali quotazioni, con primo setup previsto ad ottobre 2017.
Cosa succederà?
Opportuno ricordare come vanno intesi i setup: un loro confermato superamento spinge verso il prossimo obiettivo. Una loro confermata tenuta comporta inversione. Una rottura confermata del setup spingerebbe infatti i corsi verso un successivo target interno, area 7342, con primo setup temporale entro aprile 2019.
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Cimatti Mario Marco
