Settore manifatturiero: l’Italia guida la mini-riscossa

settore manifatturiero

Erano molto attesi i numerosi dati macroeconomici odierni sul settore manifatturiero in varie nazioni europee.

L’esito non è certo esaltante ma, come vedremo, l’Italia è tra le nazioni che ha battuto le attese e migliorato il dato precedente.

Un bel risultato, tanto più se comparato all’ulteriore preoccupantissimo calo dell’omologo dato tedesco.

Andiamo ad analizzare in tabella quanto accaduto.

Tabella principali dati macroeconomici

    EUR Indice dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero spagnolo (Ago) 48,8 48,5 48,2
    CHF Indice SVME dei direttori acquisti  svizzeri(Ago) 47,2 46,5 44,7
    EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero italiano (Ago) 48,7 48,5 48,5
    EUR Indice PMI manifatturiero francesi (Ago) 51,1 51,00 51,0
    EUR Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero tedesco(Ago) 43,5 43,6 43,6
    EUR Indice PMI manifatturiero UE (Ago) 47,0 47,00 47,0
    GBP Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero inglese (Ago) 47,4 48,4 48,0

 

L’Italia ha piazzato un 48,8 versus 48.5 (precedente a 48.5) che pure inferiore alla quota 50 segnala la prosecuzione di una mini ripresa in corso.

Sulla stessa lunghezza d’onda il dato spagnolo che vede Italia e Spagna sopra il dato svizzero che pure ha fatto meglio del consensus…

Ma sopra tutti si posiziona il dato del PMI francese che risale a quota 51,1 versus 51 delle aspettative.

Non c’è che dire la Francia sta sfruttando al meglio le deroghe concesse al governo di Parigi dall’UE.
Deroghe misteriosamente, vista l’entità del debito pubblico transalpino, non concesse pariteticamente all’Italia…

 La Germania non si ripiglia

Continuano invece gli impacci del settore manifatturiero tedesco che con 43,5 non riesce nemmeno stare in linea con le attese, già bassine, poste a 43.6.

E siamo sempre più distanti dai livelli di crescita posizionati nella classica quota 50.

Insomma al tirare delle somme in questo avvio di settembre, in cui la BCE dovrà sparare le proprie cartucce a sostegno di un’economia dell’UE in chiara difficoltà, è proprio la locomotiva tedesca a tirare il gruppo all’indietro.

Cinicamente possiamo dire meglio così!

E’ più che una sensazione l’idea che la BCE adotterà mosse ben più strutturali e complete proprio grazie al coinvolgimento dei tedeschi nell’arretramento dell’economia UE

Approfondimento

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