Settore energetico: 3 titoli a rischio a Wall Street

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Nella giornata di ieri i mercati non sono andati benissimo ed anche il settore energetico ne ha sofferto. L’indice S&P 500 ha perso lo 0,23%, il Dow Jones lo 0,12% e il Nasdaq, nonostante stesse per raggiungere il suo record storico di 8000 punti, ha chiuso con un segno meno a 7.887.  Ma sul “tavolo” c’è anche la questione Fed, che secondo le ultime news dovrebbe operare un taglio dei tassi di interesse, cosa che potrebbe stimolare positivamente l’economia USA.

Gli ultimi dati macroeconomici hanno evidenziato un rallentamento seppur lieve, con i permessi per la costruzione di nuove case, ad esempio, in calo del 6,1%. Sul versante geopolitico, le compagnie petrolifere hanno sofferto di forti ribassi a seguito delle tensioni con l’Iran, con il prezzo del greggio che si aggira intorno ai 60$ al barile ormai da più di una settimana. E con la Russia e l’Arabia Saudita che sembrano non riuscire a tagliare la produzione così da aumentare i prezzi, questa situazione sembra destinata a continuare. Proprio per questo motivo alcuni titoli del settore energetico dovrebbero essere monitorati in una eventuale ottica di vendita.

Una big nelle perforazioni oceaniche: Transocean LTD

La prima azienda di cui parleremo è Transocean LTD (RIG),  al secondo posto nel mondo in termini di prestigio nel settore della perforazione offshore, con sede a Vernier, in Svizzera. Nel 2010, Transocean è stata coinvolta nel disastro della fuoriuscita di petrolio della Deepwater Horizon derivante dall’esplosione di una delle sue piattaforme petrolifere nel Golfo del Messico.

Il grafico del titolo mostra un vistoso calo da ottobre dell’anno scorso, passando dai 14$ agli attuali 5.82$. Il trend per questa azienda non sembra voler cambiare e sarebbe bene attendere i risultati del 29 luglio per valutare se sia il caso o no di vendere o effettuare degli acquisti.

Esplorazione di petrolio e gas: Devon Energy Corporation

Il secondo titolo azionario di cui parleremo e l’indipendente Devon Energy Corporation (DVN), una società di esplorazione petrolio e gas negli Stati Uniti, con sede a Oklahoma City.  Attualmente è al  posto n. 297 nella classifica di Fortune 500.

Il titolo è in evidente difficoltà da fine maggio, ed un’eventuale rottura del suo minimo di dicembre potrebbe portarlo ad una perdita superiore al 20%. I dati societari saranno resi pubblici il 6 agosto e in quella data avremo sicuramente la situazione più chiara.

Nabors Industries

Ultimo titolo a rischio nel settore energetico è Nabors Industries (NBR), che fornisce servizi di perforazione petrolifera onshore e offshore.  La compagnia possiede la più grande flotta di perforazione terrestre del mondo, con circa 400 impianti in oltre 20 paesi.

Attualmente il titolo, a quota 2.20$, è in grosse difficoltà, con una valore che è di quasi un terzo rispetto ad ottobre 2018 e un ribasso dell’86% rispetto ai massimi del 2017. Le attese per il 29 luglio, quando la compagnia fornirà i suoi dati, attesi negativi, cosa che potrebbe portare il titolo sotto il suo minimo di fine dicembre di 1.85$.

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