Settore auto in frenata ad inizio 2019

ProiezionidiBorsa

Dopo un 2018 più che soddisfacente, almeno fino a settembre, il settore auto in Europa ha iniziato l’anno nuovo con una forte frenata delle vendite.

D’altronde la forte frenata che si sta registrando in ambito industriale nasce proprio anche da qui.

Complessivamente infatti il 2018 aveva consolidato i risultati del 2017.

Ora invece questa partenza ad handicap rischia di condizionare in negativo tutti i risultati dell’anno del settore.

La prima rilevazione del 2019 segna infatti una contrazione delle immatricolazioni del 4.6% considerando sia il mercato UE che le nazioni dell’EFTA.

Una volta tanto il fanalino di coda tra i 5 paesi più rilevanti in Europa (in totale oltre il 68% del mercato) non è dell’Italia (-7.5%) ma della Spagna (oltre -8%).

In generale possiamo pero considerare che dalle Germania, alla Francia alla Gran Bretagna, chi più chi meno, tutte le grandi nazioni europee hanno chiuso in arretramento.

La demonizzazione del diesel

Oltre al quadro economico complessivo certamente in base alle analisi del Centro studi promotor il calo delle vendite è accentuato dalla demonizzazione del diesel.

Su questo si innestano le incertezze degli automobilisti che avvertendo la fase di cambiamento radicale dell’offerta si mettono in stand-by indecisi su quale opzioni scegliere.

Chiaramente dunque, le decisioni di acquisto in questa fase sono posticipateoltre che per l’andamento dell’economia anche per la fase di transizione verso nuove forme di alimentazione.

Oltre a questo si va verso auto tecnologicamente molto più avanzate e anche i design proposti come prossimi venturi specie da alcune case giapponesi mostrano un evoluzione del prodotto auto molto molto significativa.

Settore auto in borsa: cautela

Alla luce di tutto ciò va da sé che in borsa il settore auto sia da sotto-pesare.

Il che non vuole dire azzerarlo ma certamente non va enfatizzato nei pesi.

Poi più che a benchmark sarebbe carino fare stock picking all’interno del settore.

Ferrari e Porsche prima scelta

Solo Volvo, Hyundai e Mitsubishi hanno tenuto il segno più in questo avvio di 2019.

Viceversa pesantissime le giapponesi Honda e Nissan e la “nostra” Fca.

Quindi tra le case che producono auto di piccola media taglia la cosa migliore è la frammentazione privilegiando quelle di fascia più alta come BMW.

Se proprio si vuole fare una scelta più decisa non ci si potrà che indirizzare sulle auto di lusso e quindi su Ferrari e Porsche.

Anche da un punto di vista grafico Ferrari e Porsche si confermano la prima scelta.

 

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