Servizi: settore trainante per l’Europa

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Il settore terziario o dei servizi che dir si voglia, rimane trainante per l’economia europea.

Anche nel momento più buio per i dati macroeconomici dell’area UE dei mesi scorsi sono stati proprio i servizi tenere viva una linea di supporto per la frenata dell’economia.

I dati odierni confermano lo stato di buona salute del terziario europeo.

Dobbiamo però registrare, come vedremo, una brusca frenata proprio del dato italiano.

Tabella dati macroeconomici europei

    Indice dei direttori agli acquisti del settore dei servizi spagnolo (Apr) 53,1 54,9 56,8
    Indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi italiano (Apr) 50,4 54,4 53,1
    Indice PMI Markit composito francese (Apr) 50,1 50,0 50,0
    Indice dei direttori agli acquisti del settore terziario francese (Apr) 50,5 50,50 50,5
    Indice PMI composito tedesco (Apr) 52,2 52,1 52,1
    Indice dei direttori degli acquisti del settore servizi tedeschi (Apr) 55,7 55,6 55,6
    Indice PMI manifatturiero (Mag) UE 52,8   47,9
    Indice composito dei servizi (Apr) UE 51,5 51,3 51,3
    Indice dei direttori agli acquisti del settore servizi (Apr) UE 52,8 52,5 52,5
    Indice Sentix della fiducia degli investitori (Mag) UE 5,3 1,1 -0,3

Per la verità le attese sul terziario sono state battute soltanto dal dato tedesco e dell’UE nel suo complesso.

Vediamo poi la Francia in linea col consensus a 50.5 e Spagna e soprattutto Italia sotto le attese.

Il nostro 50,4 versus 54.4 e 53,1 del mese scorso è proprio dato bruttino che andrà riverificato nei mesi estivi.

In realtà siamo tornati sui livelli poco sopra quota 50 dei mesi scorsi, semmai era stato il picco di aprile a darci una certa illusione.

Comunque i servizi restano tutti sopra quota 50 e questa è indubbiamente una buona notizia.

Il terziario regge insomma!

PMI in ripresa

Spicca ancora maggiormente la serie di dati sui PMI. Ove notiamo sia Germania che Francia posizionarsi sopra le aspettative degli analisti.

Poi vi è la stranezza del dato PMI dell’UE che esce brillantissimo a 52.8 versus il precedente orrendo a 47.9 ma sul quale non vi erano aspettative di riferimento.

Quindi una tornata di dati macroeconomici favorevoli che al momento però non è riuscita a riportare al bello il barometro del sentiment sulle Borse.

Approfondimento

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