Senza questo documento l’INPS revoca la pensione

Inps

Si sente parlare di certificato di residenza, stato di famiglia, di matrimonio, di morte, ma poche volte si sente parlare di certificato di esistenza in vita. Eppure tale certificato spesso è di indispensabile importanza, facendo addirittura rischiare l’erogazione della pensione.

Si pensi ad esempio ad una omonimia nel sistema dei dati INPS, con un soggetto deceduto, e per caso l’Ente sospende il pagamento, cosa si può fare? Bisogna fornire un certificato di esistenza in vita. Perché senza questo documento l’INPS revoca la pensione

La procedura per richiederlo prevede l’interessamento dell’Anagrafe

Il certificato di esistenza in vita può essere richiesto per svariati motivi, ad esempio per riscuotere la pensione, una polizza assicurativa, per pensionati residenti all’estero.

Il certificato di esistenza in vita attesta che il titolare del certificato, al momento del rilascio, è vivente. L’interessato dovrà recarsi presso l’ufficio anagrafe del comune dov’è residente, munito del proprio documento d’identità ed indicare inoltre i motivi per cui ne fa richiesta.

Per i pensionati italiani residenti all’estero, l’accertamento di esistenza in vita avviene ad opera della Citibank, banca incaricata dall’INPS del pagamento delle pensioni all’estero. In particolare si invia ai pensionati un plico con un modello di attestazione e una lettera che spiega in maniera dettagliata le modalità di compilazione. Il modello di attestazione si restituirà alla banca, controfirmato da un’ Ambasciata o Consolato italiano, cosiddetto testimone accettabile.

Cosa accade se non viene trasmesso

L’interessato ha 120 giorni per inviare il modello alla Citibank, nel caso non pervenga, senza questo documento, l’INPS revoca la pensione? No, la pensione si erogherà presso la Western Union in contanti. In tal modo, se il pensionato si recherà personalmente, l’accertamento in vita si intenderà concluso positivamente, in mancanza, la pensione verrà sospesa dal mese successivo. L’INPS, tuttavia, a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, che ha reso quasi impossibile la circolazione per molti pensionati, non ha sospeso l’erogazione della pensione.

Approfondimento

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