Capita spesso di essere indaffarati e, dal nulla, di sentire della musica. Ci si rende subito conto che non viene dall’esterno. Si ha la percezione immediata, infatti, che quella melodia sia impressa nella propria mente. Ma è difficile capire come questo sia possibile. Infatti, nonostante la realizzazione che sia tutto nella propria mente, si ha la percezione di ascoltare davvero quella canzone. Il motivo, però, è molto semplice. Infatti, a tutti può capitare di sentire la musica anche se nessuno sta cantando o suonando, ecco perché accade.
Tarli musicali, ecco cosa accade nel cervello
Questo fenomeno viene indicato con il termine di tarlo musicale. La ricerca su questo tipo di episodi risale a molto tempo fa. Già nel 1987, infatti, si parlava di parassiti musicali che non avevano intenzione di uscire dalla mente delle persone. Ed è un fenomeno molto più comune di ciò che si crede. Sono stati portati avanti diversi studi nel corso degli anni, per cercare di capire da cosa questo dipenda. E l’ipotesi più accreditata pare essere quella del Dottor Sean Bennett, enunciata nella sua tesi di laurea quando ancora era uno studente all’Università di Harvard e cominciò ad effettuare i suoi primi studi in merito a questo strano fenomeno, che accomunava diverse persone. Dopo vari studi, ecco che cosa ha scoperto.
I tarli musicali servono a fissare la memoria
Secondo Bennett, i cosiddetti tarli musicali servirebbero a fissare la memoria. Questo modo di immagazzinare i ricordi sarebbe l’audio-eidetico. Il cervello, ripetendo quella canzone, non si fissa sulla melodia o sulle parole, ma sugli eventi ad essa collegati. Dunque, fa rivivere dei momenti della vita dove quel brano era importante.
Perciò, se succede di sentire la musica anche se nessuno sta cantando o suonando, ecco perché accade!
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