Sentenze & Start up alle Canarie

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Buon venerdi’ a tutti,

ieri e’ stata veramente una giornata da ricordare a Tenerife. Una terza sentenza “demolitrice” del decreto 113 sulla VV en Canarias e tanta passione e competenza all’Auditorium per il #TenerifeStartupParty!

Inizio dalla terza sentenza che ieri il TSJC  ha emesso contro il Decreto 113/2015 que regola la VV en Canarias. In queste ultime settimane ho approfondito l’argomento con Don Javier Martín Vera, uno dei componenti della Junta directiva dell’ASCAV, l’Associazione Canaria che da circa tre anni e’ fortemente focalizzata sulle tematiche dell’affitto turistico e che offre supporto ai proprietari di immobili, spagnoli e stranieri.

Ieri e’ stato un piacere ascoltare la contentezza nella sua voce, dopo aver conseguito l’ennesimo grande risultato. Il problema sara’, che come le due precedenti sentenze favorevoli, il Governo delle Canarie potrebbe ricorrere ed ancora cristallizzare la situazione del Decreto 113/2015 almeno per altri tre anni come mi ha ottimamente spiegato Don Javier Martín Vera. Ieri al telefono comunque mi ha anticipato che oltre ai ricorsi presentati, l’ASCAV organizzera’ con i suoi soci altre iniziative per pressionare il Governo canario a non attendere le “decisioni definitive del TSJC” sull’argomento e  cercare di modificare in tempi brevi il decreto.

Lascio la parola all’ASCAV per un commento a caldo della senteza positiva proprio riguardante il loro ricorso presentato:

“¡¡¡¡¡ POR FIN, SALE LA SENTENCIA DEL RECURSO DE LA ASOCIACIÓN CANARIA DEL ALQUILER VACACIONAL (ASCAV) CONTRA EL DECRETO 113/2015 !!!!!

Ya son tres las sentencias igual de contundentes del TSJC contra el Decreto 113/2015 que regula la VV en Canarias. En la sentencia al recurso presentado por ASCAV, el Tribunal se reafirma, calificando una vez más de “falacia” la justificación del Gobierno de Canarias a la prohibición de las Viviendas Vacacionales en zonas turísticas al tiempo que nuevamente insiste en que el Reglamento “infringe claramente la libertad de empresa, siendo la única explicación plausible a esta cortapisa la de tratar de favorecer la oferta de productos alojativos turísticos tradicionales implantados mayoritariamente en zonas turísticas”.

Asimismo, la sentencia de ASCAV falla a favor de la impugnación del artículo 5.2 a) por el que quedaba prohibido a los usuarios destinar la vivienda vacacional a fines que no fueran los propiamente turísticos ya que limita el ejercicio al derecho de la propiedad privada en el bien inmueble, que es, precisamente eso, una vivienda.

Asimismo, como en las anteriores sentencias, se anulan los artículos 12.1 que no permitía el alquiler parcial de viviendas, ya que se vulnera, una vez más la libre oferta de servicios, por lo que la norma persigue de manera evidente evitar que se ponga en el mercado un producto que por su precio reducido compita con la oferta de alojamiento hotelero, volviendo a lesionar la libertad de competencia y el artículo 13.3 en lo referente a la espera de 15 días para el inicio de la actividad. Por su parte, el fallo condena también a costas al Gobierno de Canarias.

Además de las restricciones a las viviendas ubicadas en suelos turísticos, hay que sumar toda la problemática de los suelos rurales, que tanto en Tenerife como en Lanzarote, está bloqueando la regulación de viviendas que aún dotadas de cédula de habitabilidad no consiguen reconocimiento por parte de Ayuntamientos y Cabildos aunque su construcción fuera incluso anterior a cualquier Plan de Ordenamiento y normativa urbanística. El modelo tradicional al que se aferra Canarias, sólo pretende seguir aportando más de lo mismo, lo cual, es altamente peligroso y nada constructivo para el devenir turístico de las islas, ya que una oferta diversa que escuche y se adapte activamente las demandas del visitante y le proporcione seguridad jurídica, resulta vital. La VV como actividad tiene un impacto económico de 1500 millones de Euros en las islas, según el propio Gobierno de Canarias, por lo que, genera empleo y una oportunidad para los canarios de participar de un recurso turístico que es de todos y todas que no precisa del permiso del lobby.”

La stessa passione che Don Javier Martín Vera, e tutta la Junta directiva dell’ASCAV ha messo per lottare contro un decreto ingiusto che ““infringe claramente la libertad de empresa” (prossimo focus su LEGGO TENERIFE di agosto 2017), l’ho riscontrata ieri all’Auditorium, dove Doña Coqui Garcia, ha fatto da ottima anfitriona per una sessione serale del #TLP2017.

Il Parco tecnologico di Tenerife sta cercando di aprire una strada ai giovani e alle startup innovative, per cambiare un poco l’immagine dell’isola “paradiso dei pensionati”. Si sta investendo molto in comunicazione e logistica per riguadagnare il terreno perduto verso mercati tecnologici piu’ famosi come l’America ed il UK. La passione messa in campo e’ fortissima, mi piaceva anche lo slogan della giornata “i migliori si allenano d’estate“!

L’altra nota positiva la presenza italiana (oggi la comunita’ residente straniera piu’ numerosa), uno dei giurati Don Antonio Fontanini con la sua grandissima esperienza e professionalita’ nel settore, e due dei 12 progetti presentati portavano bandiera tricolore!

Sembra che l’atteso cambio di passo stia avvenendo a Tenerife, gli italiani stanno virando a Tenerife dalla ristorazione ad attivita’ con alto valore aggiunto che possono trovare importanti sbocchi in tutte le Canarie.

Ieri ho brevemente conversato con Cristiano, medico milanese che sta cercando di attivare la sua startup nel campo delle analisi cliniche domiciliari, con base a Fuerteventura. Mi ha confessato orgoglioso che aveva guadagnato l’accesso alla serata di ieri, grazie ad aver primeggiato ad una sessione precedente del Mentor Day (ieri erano infatti presente Jessica Perez ed altri componenti dello staff Mentor Day) sulle soluzioni per aiutare le discapacita’.

Omologare il suo titolo accademico, studiare lo spagnolo, ricostruire un progetto innovativo in un Paese straniero sono veramente “titoli di merito” per un professionista che e’ l’ennesima testimonianza che gli italiani sono veramente un popolo di poeti, navigatori, medici ed innovatori, che spesso oggi sono costretti a trovare terreno fertile e nuove motivazioni nella Spagna attuale, che cresce ed innova ad un ritmo del 3% annuo…

La passione, l’impegno visti messi in campo dagli italiani e non solo (il concorso delle startup e’ stato vinto da un francese) in campo ieri sono una grande iniezione di fiducia per l’Associazione presieduta dal sottoscritto, da settembre in poi l’impegno sara’ quello di aprire la porta dell’isola non solo ai pensionati italiani ma anche ai giovani o a maturi imprenditori come Cristiano che di “gana e di professionalita’” ne ha da vendere…

Dott. Riccardo Barbuti

Presidente Associazion Cultural y recreativa Ven y Vive en Canaria

 

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