Sembra incredibile ma per un’esplosione di peperoncini basta evitare la caduta dei fiori in questi modi

peperoncino

Aggiungere un tocco piccante ai piatti è un metodo sempre furbo di arricchirne il gusto. Avere almeno una pianta di peperoncino in giardino è quindi una mossa vincente anche per realizzare piatti gustosissimi. Chi già coltiva il peperoncino conosce bene il fenomeno della “cascola” dei fiori, che incide fortemente sulla produzione dei frutti. Sembra incredibile ma per un’esplosione di peperoncini basta evitare la caduta dei fiori in questi modi semplicissimi. Si tratta di evitare alcuni errori che ogni appassionato di agricoltura deve assolutamente conoscere.

Perché la pianta perde i suoi fiori e come evitarlo

Lo stupore davanti a una pianta di peperoncino interamente fiorita è grandissimo. Talvolta basta appena un giorno per vedere cadere tutti i minuscoli fiorellini bianchi nati sulla pianta. Nella maggior parte dei casi il fenomeno è la risposta della pianta a fattori ambientali poco favorevoli. Bisognerà agire al più presto e prevenire la cascola per beneficiare di tantissimi frutti.

Il nostro primo consiglio è quello di controllare le brusche oscillazioni di temperatura. I cambi veloci di temperatura arrestano la crescita dei peperoncini sulla pianta, provocando la perdita dei fiori. Suggeriamo di mantenere le piante a temperature compresa tra i 20 e i 30 gradi di giorno e non inferiori a 16 gradi la notte. In luoghi in cui è difficile mantenere la pianta in questi intervalli suggeriamo di pensare alla coltivazione in vaso. Per conoscere un trucco per rendere i peperoncini più piccanti basta invece leggere questa guida.

Sembra incredibile ma per un’esplosione di peperoncini basta evitare la caduta dei fiori in questi modi

Anche livelli di umidità assai alti o bassi possono provocare la caduta dei minuscoli fiorellini. Un’umidità eccessiva o troppo bassa riduce la vitalità del polline.

Altre volte la causa è un’irrigazione eccessiva o un lungo periodo di siccità. La pianta risponde sacrificando i fiori per istinto di sopravvivenza. Suggeriamo di pesare il vaso e di annaffiarlo solo quando il suo peso appare leggero. Per piante interrate basta invece scavare leggermente il terreno e irrigare solo quando i primi 3 centimetri di suolo sono secchi.

Un’ulteriore causa è la carenza di azoto che porta la pianta a regredire verso uno stato precedente a quello vegetativo. Basterà somministrare un prodotto specifico che riporti l’azoto ai giusti livelli. Non bisogna neppure eccedere nella somministrazione perché la pianta reagirebbe con una produzione eccessiva di foglie ma sacrificando i fiori. Inutile dire che la migliore strada sia sempre la prevenzione della caduta dei fiori.

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