Segnali di trading: dollaro neozelandese yen

dollaro neozelandese

Oggi analizziamo il cambio  dollaro neozelandese yen.

Per la valuta nipponica è stata una settimana proficua e si prevede, nel lungo periodo, anche in vista delle tensioni tra USA e Cina, un rafforzamento della valuta giapponese.

Per lo yen questa settimana dal punto di vista macroeconomico è stata  dai due volti:
Sono stati pubblicati, mercoledì 20 novembre, i dati della bilancia giapponese che sono stati disattesi ma rispetto al mese di ottobre si è avuto un miglioramento.

Scenario e previsione sul cambio

Per avere una più dettagliata valutazione e affidabili segnali di trading, l’analisi delle Onde di Elliott in questo caso ci aiuta.

Vedendo il grafico settimanale, possiamo notare che il prezzo, che ha chiuso il questa settimana a 69.53, sta iniziando a dare  i primi segnali di inversione e di rompere al ribasso la trendline dinamica.

Inoltre, siamo all’interno di un movimento di fondo ribassista, iniziato il 23 luglio 2017, corrispondente all’Onda 3 Principale.
Considerando il prezzo attuale, siamo in un movimento secondario che accompagna l’Onda 3 Principale, precisamente l’Onda 3 minore, iniziato il 17 marzo 2019 dal massimo annuale 76.83.

Nella prima parte dell’anno, come si puo’ notare, si è  assistito ad un deciso movimento ribassista, finito col minimo annuale a 66.31.
Invece,  da agosto ad un movimento correttivo rialzista.

Quale strategia di investimento poter applicare al momento attuale?

La nostra previsione e segnali di trading

Ora il prezzo non sta ancora tentando la rottura al ribasso della trendline dinamica, ma possiamo sfruttare l’inizio del segnale di inversione per opportunità di trading.

Nel momento in cui il prezzo chiuderà una giornata di contrattazione al prezzo inferiore di 69.10, possiamo iniziare a definire la nostra strategia ribassista.

Lo stop loss andrà posizionato a quota 70.12, al di sopra del possibile punto di inversione.

In seguito posizioneremo una serie di target, sia in ottica di breve periodo che di lungo periodo.
a) Obiettivo 1 a 67.97 (test della trendline, inizio dicembre)
b) Obiettivo 1 a 66.31 (obiettivo di breve, minimo dell’anno in corso), termine nei pressi di dicembre;
c) Obiettivo 3 a 53.68 (Onda 3 minore, primo target di lungo), target nel secondo trimestre del 2020;
d) Obiettivo 4 a 43.85 (il target più ambizioso che corrisponde all’Onda 3 Principale), target per il 2021.

 

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