Segnali di forza da economia e comparto azionario USA: quali prospettive?

economia USA

La situazione italiana pare al palo, almeno a giudicare dalla situazione caratterizzata da un nuovo lockdown in molte regioni. Come se quasi poco o nulla si fosse modificato rispetto alla situazione sanitaria dello scorso anno nello stesso periodo. Dall’altro lato dell’Oceano, però, diversi segnali di forza sono evidenti sul fronte economico e finanziario, tanto da far ipotizzare anche una possibile ripresa stabile dell’inflazione.

Analizziamo quindi la situazione economica e finanziaria statunitense, a partire da un grafico dell’indice Dow Jones Industrial e da alcuni indicatori di forza relativa.

Segnali di forza da economia e comparto azionario USA: quali prospettive?

Partiamo quindi dal seguente grafico a barre mensili.

grafico forza relativa

Nella parte superiore un grafico a barre mensili evidenzia l’inserimento delle quotazioni del Dow all’interno di un canale rialzista iniziato sul bottom successivo al ribasso nei primi mesi della pandemia.

La parte inferiore evidenzia diversi indicatori di forza relativa, rispetto a Oro, Dax, BTP e Bund.

Il Dow Jones evidenzia una forza relativa superiore a tali asset, anche tramite un’impostazione rialzista rispetto alla media a 60 mesi di ogni indicatore.

Ma come si giustifica tale forza?

Le Borse tendono ad anticipare i movimenti economici, e quella statunitense non fa eccezione.

E l’economia, dopo una fase calante, a suo tempo anticipata dalla curva dei rendimenti, è comunque prevista in fase espansiva.

Uno dei principali indicatori anticipatori dell’economia è offerto proprio dalla yield curve, o curva dei rendimenti.

Ecco il relativo grafico:

grafico curva dei rendimenti

Il grafico riporta 3 curve: attuale, in blu, rossa di un mese fa e celeste, relativa ad un anno fa.

Notiamo, evidenziato dal cerchio rosso unito alla freccia rialzista, come a partire dalla scadenza triennale i tassi attuali siano in trend crescente, rispetto a quelli di un mese fa e di un anno fa.

Un’indicazione che fa pensare ad una dinamica di crescita dei tassi e dell’inflazione, ma anche ad un’economia certamente in trend rialzista.

Comunque l’intero tratto della curva, conferma un’economia in fase di ripresa e anticipa una ulteriore fase espansiva, coerentemente con altri indicatori, che ometto per non appesantire l’analisi, fornendo segnali di forza, che poi si riverberano sull’indice azionario.

Minimi ciclici e rottura dei massimi

Passiamo quindi all’analisi di questo terzo ed ultimo grafico.

Grafico Dow Jones

Le rette verticali segnalano le distanze temporali tra due successivi minimi di medio termine, ed indicano l’inizio di un sottociclo di medio termine.

Struttura ciclica che doveva far parte di un ciclo più ampio, in cui l’ultima parte a destra, ricompresa tra la penultima ed ultima retta verticale, doveva rappresentare, secondo il normale sviluppo ciclico, la fase maggiormente ribassista.

Capita che a volte le cose vadano diversamente, come indicato dalla rottura dell’ultimo massimo e resistenza statica, segnalata dal tratto orizzontale.

Questo segnale di forza, entro il quarto sottociclo, dovrebbe costituire un ulteriore elemento a favore del comparto azionario USA, supportato dalle prospettive dell’economia statunitense.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box“e “PLT

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