Se vogliamo conservare tutto attenzione perché potremmo avere questo problema

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Molti di noi sono fortemente legati agli oggetti che ricordano momenti spensierati e felici. O che, più semplicemente, appartengono alla famiglia da diversi anni. Basti pensare, ad esempio, a un libro che è appartenuto a nonni e bisnonni o a qualche cimelio a cui non possiamo proprio rinunciare. In questo caso, non c’è nulla di strano a voler mettere da parte queste cose. Infatti riguardarle in un momento emotivo può farci provare tantissime emozioni diverse.

La patologia che coinvolge la tendenza all’accumulo, ecco i sintomi e come riconoscerla

Allo stesso modo, però, ci sono persone che tendono a conservare davvero tutto. E non si parla, quindi, solo di biglietti importanti, libri o cartoline. Ma stiamo trattando di un fenomeno che porta a mettere da parte qualsiasi oggetto, anche il più insignificante. In questo caso, gli esperti di Humanitas lanciano un piccolo campanello d’allarme. Infatti, ovviamente solo in casi estremi, ci potremmo trovare di fronte a una tendenza patologica all’accumulo, conosciuta anche come disposofobia.

I segnali per riconoscere questa tendenza esposti ed evidenziati dalla Dottoressa Paola Mosini

A spiegare alcuni atteggiamenti da non sottovalutare è la psicologa e psicoterapeuta Paola Mosini. La dottoressa, in questo caso, sottolinea alcuni punti che sarebbe meglio non prendere sottogamba. L’esperta spiega come sia, ovviamente, normale e comune voler conservare alcuni oggetti che hanno fatto parte di un momento importante della nostra vita. Ma sottolinea anche che riempire la casa di beni futili e inutilizzati potrebbe essere un primo campanello di allarme. In particolar modo, quando questi elementi non lasciano vivere serenamente gli inquilini della casa, non lasciando spazi per potersi muovere o per poter pulire l’appartamento.

Se vogliamo conservare tutto attenzione perché potremmo avere questo problema

Le avvisaglie possono essere varie e diverse e possono lanciarci dei segnali. Per esempio, si dovrebbe tenere in considerazione il fatto che si possa presentare un desiderio di non riordinare casa pur di non gettare via gli oggetti inutili. C’è poi un sintomo davvero particolare, che si potrebbe manifestare durante una discussione familiare. In questo caso, la persona che presenta la patologia in questione potrebbe provare un forte senso di ansia solo al pensiero di doversi separare da uno dei tanti oggetti a cui è legata.

Dunque, se vogliamo conservare tutto attenzione perché potremmo avere questa situazione. Inoltre, durante la terapia che potrebbe essere proposta alla persona che soffre dl disturbo, dovrebbero essere presi in considerazione alcuni aspetti fondamentali. E, tra questi, ritroviamo una componente biologica molto forte (che, in questo modo, può aiutare a prevenire questo genere di situazione in altri casi). Ovviamente, questo non vuol dire che se siamo legati ai nostri oggetti di conseguenza riscontreremo questo disturbo. Ma nei casi appena specificati potrebbe esserci questo problema. Dunque, parlare con un esperto, senza allarmarci in modo eccessivo, potrà essere la soluzione migliore per capirne di più.

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