Se questa tecnologia made in Cina arrivasse in Italia, ti fideresti del tuo Governo? 

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La Cina è ormai una superpotenza tecnologica affermata. Se non fosse stato chiaro anni fa, la guerra commerciale tra Trump e Xi Jinping ha portato questo fatto sotto gli occhi di tutti. Allo stesso tempo l’ascesa di compagnie quali TikTok e Huawei hanno portato il gigante asiatico all’interno delle nostre case come mai prima d’ora. Ma è tutto oro quel che luccica? Facciamo bene a fidarci di queste nuove invenzioni senza sapere cosa potrebbe celarsi sotto? Forse no. Per questo motivo oggi voglio descrivervi un’invenzione tecnologica che nasconde più di quel che sembra. Se questa tecnologia made in Cina arrivasse in Italia, ti fideresti del tuo Governo?

Pagare senza carta di credito

In Italia sta diventando comune pagare il conto al ristorante tramite il proprio cellulare. Facile ed efficiente, basta appoggiare il proprio smartphone sul dispositivo di pagamento e aspettare il suono di conferma. Ma per quanto questo ci sembri tecnologico, tale modalità di pagamento è ormai superata sia in America che in Cina. In questi Paesi si sta infatti cercando di creare dei sistemi di pagamento che integrino tecnologie biometriche.

Ma mentre nel mondo occidentale tali sistemi sono ancora sperimentali, nel colosso asiatico le cose non stanno così. In tale Paese infatti è ormai comune pagare i propri conti tramite riconoscimento facciale. Il sistema è pratico, efficiente e aumenta significativamente la sicurezza del conto in banca. Se infatti è facile rubare un portafoglio o un cellulare, è molto più difficile è riuscire ad impossessarsi delle caratteristiche facciali di una persona.

Ma per quanto tale tecnologia sembri affidabile, i contraccolpi sono molto pesanti. E molti iniziano a pensare che se tale tecnologia sbarcasse in Europa, gli svantaggi potrebbe essere consistenti. Per questo vogliamo farti questa domanda: se questa modalità di pagamento made in Cina arrivasse in Italia, ti fideresti del tuo Governo?

Rischi etici

Ogni innovazione porta delle conseguenze positive e negative. Un’invenzione non è infatti né buona né cattiva in sé, ma lo diventa solamente nelle mani di chi la usa.  Un esempio su tutti è dato dall’energia nucleare. Creata per produrre energia pulita, è stata causa di infiniti dolori e ha contribuito allo scoppio della guerra fredda. L’utilizzo del riconoscimento facciale non è differente.

Tale tecnologia viene infatti utilizzata in Cina per riconoscere dissidenti politici e attuare programmi di sorveglianza. Tali eventi sono emersi tramite scandali giornalistici recenti incentrati sui campi di prigionia in Xinjiang e sulle proteste a Hong Kong. Con uno dei peggiori rate per quanto riguarda la tutela dei diritti umani, non sorprende che si tema una deriva totalitarista del governo cinese. Ma in Italia questo potrebbe mai succedere? Una democrazia come la nostra potrebbe mai utilizzare tali tecnologie per controllare i propri cittadini? Per quanto la prima risposta potrebbe essere no, scandali come quelli legati alla testimonianza di Edward Snowden sembrano suggerire il contrario.

E tu cosa ne pensi? Preferisci i vantaggi della tecnologia e ti fidi dello Stato? O pensi che la classe politica la userebbe a fini di sorveglianza? Insomma, se questa tecnologia made in Cina arrivasse in Italia, ti fideresti del tuo Governo?

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