Se non si spende tutto il reddito di cittadinanza vi sono sanzioni

reddito di cittadinanza

Se non si spende tutto il reddito di cittadinanza vi sono sanzioni? A molti sfugge questo aspetto. Andiamo a vedere il perchè e cosa si deve fare per non incorrere in spiacevoli situazioni.

Il reddito di cittadinanza, viene erogato tramite una carta prepagata, la carta Rdc. Si tratta di una Postepay, caricata mensilmente con l’importo del reddito di cittadinanza, spettante al nucleo familiare. Tramite la carta si possono effettuare degli acquisti, di beni specificamente individuati. Si tratta di beni, anche non di prima necessità, purché rientranti nelle categorie prestabilite ed acquistati presso gli esercizi convenzionati.

E’, inoltre, possibile prelevare in contanti, da 100 a 210 euro mensili, a seconda del numero dei componenti della famiglia. Inoltre, con esso, è possibile pagare il mutuo o l’affitto. Tuttavia, si ci chiede cosa succede nel caso in cui non si spenda tutto il reddito di cittadinanza e si lascia del residuo.

Si può accumulare per essere speso quando si vuole? Al riguardo, è importante sapere che, se l’importo della carta Rdc non viene interamente speso, la legge prevede delle penalità. Quindi, il beneficio, lungi dall’essere una disponibilità piena, è invece vincolata e precisamente scandita.

Se non si spende tutto il reddito di cittadinanza vi sono sanzioni: quali?

Se non si utilizza l’intera disponibilità della carta Rdc, innanzitutto, la disponibilità non può essere considerata un deposito e non produce interessi. Inoltre, come precisato dalle Poste, anche su iniziativa dell’Inps, può disporsi la disattivazione della carta o l’annullamento della disponibilità residua. Più precisamente, il reddito di cittadinanza deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione, altrimenti vi sono delle conseguenze negative. Che cosa succede, dunque, se entro il mese successivo a quello della ricarica, l’importo non viene speso?

In questo caso, l’ammontare del sussidio non speso o non prelevato, ad eccezione di eventuali arretrati, viene sottratto: – nei limiti del 20%, del reddito di cittadinanza spettante; -nella mensilità successiva a quella in cui il beneficio non è stato interamente speso. Nel controllo non si tiene conto: – degli arretrati erogati nel semestre in corso. -degli arretrati erogati nel semestre precedente.

Tuttavia, la decurtazione è esclusa se d’importo inferiore a 100 euro. Quindi, a quanto pare, viene effettuato un controllo periodico sul reddito di cittadinanza non speso. In che modo? Come anticipato, quindi, rispetto a ciascun semestre di erogazione, viene effettuata una verifica dell’eventuale ammontare complessivamente non speso. L’ammontare non speso oppure non prelevato, nel semestre, viene decurtato dalla disponibilità della carta, fatta eccezione per 1 mensilità di sussidio riconosciuto.

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