Se lo dimostro non pago più l’assegno alla ex moglie

assegno di mantenimento

Abbiamo già parlato dei casi in cui oggi una ex moglie può ottenere l’assegno di mantenimento. Attenzione però alla facilità con cui lo si può perdere.

La Cassazione ritiene, infatti, che si debba osservare coerenza logica in queste decisioni. Se sono sicuro che conviva stabilmente con un nuovo compagno, se lo dimostro, non pago più l’assegno alla ex moglie.

Secondo la sentenza 22064 del 2020 non sarebbe infatti coerente affermare che la nuova convivenza della ex moglie è stata dimostrata con certezza e contemporaneamente negare la revoca dell’assegno chiesta dal marito.

Nel caso che vi portiamo come esempio la stabile convivenza della ex moglie era stata dimostrata addirittura con la testimonianza del nuovo compagno! Egli, sentito come testimone, aveva proprio confermato la durata della coabitazione con la signora. Aveva anche affermato che, come una vera famiglia, i due si erano prestati reciproca assistenza morale e materiale.

Se lo dimostro non pago più l’assegno alla ex moglie

Quindi c’erano tutti i presupposti perché il giudice annullasse l’assegno di mantenimento a favore di quella moglie. L’obbligo di versare un assegno alla ex moglie nasce dal prolungarsi, anche oltre il matrimonio, degli oneri reciproci di sostegno ed assistenza, anche economica.

Ma se in quei doveri di assistenza il marito viene radicalmente sostituito dal nuovo compagno è logico che il Tribunale annulli immediatamente l’obbligo di versare l’assegno.

Nel caso che commentiamo per voi, invece, i Giudici di primo grado erano caduti in contraddizione. Avevano infatti scritto che in giudizio era stato assolutamente dimostrato che la signora avesse un compagno un rapporto stabile e di durata pluriennale.

Nel passaggio successivo, però, avevano concluso che quella stabilità e continuità fossero solo il primo stadio di quella relazione. Relazione che non poteva essere considerata pari ad una nuova famiglia di fatto. Non tale, quindi, da far venire meno l’obbligo per il marito di versare l’assegno.

La Cassazione non ha avuto difficoltà nel concludere che la parte dispositiva di una sentenza deve essere maggiormente in consequenzialità con le prove raccolte. La Corte osserva che il ragionamento dei giudici secondo cui la nuova convivenza non era equiparabile ad una famiglia di fatto non aveva attinenza con il caso concreto. Era del tutto irrilevante la comparazione tra la nuova situazione e le caratteristiche della famiglia di fatto.

La conclusione del caso avrebbe dovuto essere molto più logica, razionale ed immediata. Il marito non può più essere tenuto ad osservare obblighi di solidarietà morale e materiale nei confronti di una ex moglie che ha ormai costruito con qualcun altro il tipo di rapporto che da luogo a quegli obblighi.

Consigliati per te