Se lavoro perdo il reddito di cittadinanza?

Inps

E se finalmente trovo un lavoro perdo il diritto a percepire l’assegno mensile del reddito di cittadinanza? Chi riceve il sussidio teme di non poter più godere dell’aiuto governativo. Ciò soprattutto se ha ricevuto un’offerta di lavoro di breve durata o con un orario lavorativo ridotto. Non sa se accettare l’impiego che gli viene offerto o oppure meglio rifiutare pur di continuare a ricevere la ricarica dell’ammortizzatore.

Qualora dovesse decidere di accettare il lavoro deve subito darne comunicazione all’Inps altrimenti riceverà sanzioni e perderà il sussidio. Ne abbiamo già discusso nell’articolo “I 3 motivi per cui si perde il reddito di cittadinanza” e abbiamo messo in guardia il lettore.

Ma il titolare della card che pure sa di dover comunicare all’Inps che sta svolgendo un’attività lavorativa ovviamente ha ancora dei dubbi. Se lavoro perdo il reddito di cittadinanza o posso comunque contare sull’erogazione dell’assegno? Ma se sono l’unico membro della famiglia che ha un impiego devo comunque rinunciare al beneficio economico?

Se lavoro perdo il reddito di cittadinanza?

Due sono le possibili risposte all’interrogativo del nostro lettore. Se trova un impiego potrebbe perdere il godimento del beneficio economico. Ma potrebbe anche continuare a riceverlo. Vediamo cosa accade a seconda dei casi specifici. L’assegno mensile che l’Inps eroga è destinato a garantire supporto economico ai contribuenti che non hanno difficoltà a provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Ma se il contribuente possiede un’occupazione lavorativa da cui riceve una retribuzione mensile non dovrebbe aver bisogno del sussidio governativo.

Esistono tuttavia delle eccezioni perché potrebbe accadere che lo stipendio del neoassunto sia molto basso perché magari si tratta di un lavoro part time.

Le eccezioni

Le due quote in cui è divido il RdC prevedono il sostegno economico su due diversi fronti. L’una per i redditi inferiori a 6000 euro e l’altra per le eventuali spese di locazione o per il pagamento delle rate del mutuo.

Se il percettore dell’ammortizzatore dovesse trovare lavoro potrebbe perdere entrambe le quote o subire una riduzione di una delle due. Verrà a sapere ciò solo dopo aver inviato il modello SR181-Esteso all’Inps in cui specificherà nel dettaglio le condizioni contrattuali del nuovo impiego.

Spetta all’Istituto di previdenza sociale verificare che il contribuente sia ancora in possesso dei requisiti economici per poter godere del RDC. L’Inps effettua pertanto un nuovo calcolo sulla base dello stipendio che il lavoratore riceve. Se l’ammontare complessivo del reddito percepito si conferma inferiore ai 6000 euro il contribuente continuerà a ricevere l’assegno, ma in misura ridotta.

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