Se la donazione arriva dall’estero paga la tassa?

donazione

Molti giovani trovano buone occasioni di lavoro all’estero. Sembra proprio che siano ad una seconda era di emigrazione per l’Italia. In passato gli emigrati inviavano denaro a chi era rimasto a casa, in condizioni economiche peggiori. Fenomeno che potrebbe tornare attuale. Ma se la donazione arriva dall’estero paga la tassa? È noto infatti che nel nostro paese sia in vigore una imposta sulle donazioni, per far sì che le donazioni non diventino un trucco per evitare l’imposta sulle successioni.

La disciplina è molto chiara e riassumibile come segue.

Il Decreto Legge 262 del 2006 prevede che non ci sia imposta sulle donazioni fatte al coniuge e su quelle dirette, ossia verso genitori e figli. Occorre però che quelle donazioni siano di valore non superiore ad un milione di euro. A facilitare gli scambi di denaro tra i soggetti appena menzionati è intervenuta anche l’Agenzia delle Entrate. Infatti la Circolare 44 del 2011 stabilisce che le donazioni al coniuge e quelle dirette siano esenti anche dall’imposta di registro.

Se la donazione arriva dall’estero paga la tassa?

Non vi è quindi dubbio che questa sia la disciplina per le donazioni aventi luogo in Italia. È il caso in cui donante e donatario risiedano entrambi in Italia. Il bonifico con cui uno ha donato denaro all’altro è avvenuto tra istituti bancari italiani.

Il caso particolare

Il caso che abbiamo in mente e che forse sarà frequente in futuro riguarda una donazione che provenga dall’estero. C’è il sospetto che la disciplina possa essere differente perché il Fisco può temere che quella donazione sia un modo per far rientrare in Italia illegalmente accumulato all’estero. Pertanto sul punto è nuovamente intervenuta l’Agenzia delle Entrate.

Con risposta all’interpello 310 del 24 luglio 2019 la Agenzia ha confermato che anche la donazione effettuata con bonifico proveniente da paese estero è esente sia dall’imposta di donazione che da quella di registro. L’Agenzia suggerisce anzi di esplicitarlo nella causale del bonifico dove potrà essere indicato il rapporto di parentela con il ricevente.

Consigliati per te