Se la casa popolare è assegnata all’ex moglie anche il marito ha diritto ad averne un’altra usando questo strumento

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Quando una coppia si divide in genere la casa coniugale viene assegnata al genitore a cui viene dato l’affidamento dei figli o in genere al genitore con cui i figli restano a vivere. Questo vale per le case di proprietà, ma anche per le case in affitto, con un mutuo o alle case popolari, quelle dell’edilizia pubblica residenziale. Proprio su queste tipologie di abitazioni che i Comuni, le Regioni o gli Enti territoriali concedono a famiglie che hanno difficoltà economiche o di composizione del nucleo familiare, va approfondito l’argomento.

In caso di separazione e divorzio il marito si trova di colpo senza un tetto sulla testa. E i problemi sono oggettivi. Soprattutto nel caso in cui l’abitazione di residenza di quest’ultimo, quando era unito alla moglie prima della separazione o del divorzio, era una casa popolare, . Significa che si tratta di un uomo la cui condizione reddituale non era tale da garantirgli alloggi differenti da quelli agevolati.

Se la casa popolare è assegnata all’ex moglie anche il marito ha diritto ad averne un’altra usando questo strumento

Il marito che fino alla separazione aveva la residenza in una casa popolare, poi lasciata alla moglie da un Tribunale, ha diritto ad un altro alloggio popolare. Questo è in generale l’orientamento della normativa vigente in materia di separazione e divorzio. Un orientamento che si base sulla carta dei diritti fondamentali dell’uomo secondo la UE.

Ed è quello che in genere sostengono gli ermellini dei Tribunali chiamati a dirimere questioni di questo genere. Se la famiglia prima che i genitori si separassero, era assegnataria di un immobile popolare, significa che si tratta di una famiglia con condizioni reddituali non ottimali. E dopo la separazione è evidente che il marito si trova nelle medesime condizioni. Le stesse che lo hanno portato a diventare assegnatario dell’alloggio popolare in precedenza. La situazione anomala è che il marito assegnatario di una casa popolare, in cui vive l’ex moglie con i figli, dopo la sentenza di divorzio, si trova fuori dalla casa a lui assegnata.

Cosa deve fare il marito senza un tetto sotto cui vivere

In pratica, se la casa popolare è assegnata all’ex, in base al trattato di Nizza (carta dei diritti dell’uomo comunitaria), l’ex marito ha diritto a presentare istanza al Comune per ottenere un nuovo alloggio popolare. Perfino il TAR del Lazio in passato ha sancito questa possibilità. In particolare per i mariti senza casa e messi alla porta dai Tribunali dopo la separazione dalla moglie.

Il principio cardine è che deve essere riconosciuto a tutti i cittadini il diritto di accesso a prestazioni assistenziali e sociali. E la casa popolare è una prestazione di carattere sociale. Non si può negare ad un cittadino sfrattato da un Giudice di chiedere un nuovo alloggio di edilizia pubblica residenziale. In particolare nel caso in cui la casa popolare rimanga all’ex moglie.

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