Se il piccolo di casa fa la pipì a letto è importante conoscere questi consigli fondamentali

dormire

La pipì a letto è un classico problema che riguarda molti bimbi in età prescolare. Non serve preoccuparsi, né allarmarsi: si tratta di un disturbo normalissimo. Molti genitori non sanno come affrontarlo, anche se, di solito, si risolve da solo. Si può tenere un diario dei vari episodi e sottoporlo al pediatra di fiducia, che va comunque sempre consultato: con i giusti dati saprà capire quando e se si tratta di un disagio psicologico.

Se il piccolo di casa fa la pipì a letto, è importante conoscere questi consigli fondamentali. La medicina ha denominato questo problema enuresi. È più frequente di notte e interessa il 15% dei bambini tra i 3 e i 6 anni. Può guarire in modo spontaneo, considerando che in media la continenza notturna (cioè la capacità di trattenere la minzione quando si dorme) si acquisisce attorno ai 3 anni.

A volte persiste

Quando il disturbo si ripropone di frequente, specie dopo i 6 anni, è opportuno rivolgersi a un medico per mettere in atto una terapia. L’enuresi è classificata come grave se il bambino fa la pipì a letto quasi tutte le notti, di media entità fino a 10-20 volte al mese, lieve sotto i 10 episodi.

Oltre al fattore ereditario, specie nei bambini maschi, si aggiunge la caratteristica del piccolo di avere un sonno profondo. Questo gli impedisce di svegliarsi anche quando lenzuola e letto sono molto bagnati. Potrebbe anche esserci un possibile problema alla vescica e a una iperproduzione di urina di notte. Le dimensioni della vescica non sono invece importanti: si tratta più di un disturbo funzionale.

Se il piccolo di casa fa la pipì a letto è importante conoscere questi consigli fondamentali

Esistono diversi farmaci in commercio che possono aiutare a contenere o risolvere del tutto l’enuresi, ma non sempre sono il rimedio unico. Se il disturbo è lieve, non si usano farmaci, ma si programma una ridistribuzione dei liquidi nel corso della giornata. Soprattutto va ridotta l’assunzione di sera. Ci sono anche una serie di accorgimenti alimentari da poter seguire, ma sempre sotto la guida del pediatra. Un’ottima pratica è quella di far abituare il bimbo ad andare al bagno prima della nanna.

Una delle cause dell’enuresi notturna può essere un disagio psicologico. In questo caso si parla di enuresi secondaria e può essere provocata da un periodo di stress. La nascita di un fratellino, una separazione, un lutto in famiglia: sono tutti elementi che possono scatenare il disagio. È importante non colpevolizzare mai il piccolo o sgridarlo: bisogna, invece, essere comprensivi e aiutarlo a superare il disagio, anche con l’aiuto di uno specialista.

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