Se hai soldi in banca giacenti sul conto corrente non fare questo errore

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I Buoni Ordinari del Tesoro, i celebri BOT, sono stati per anni, nei decenni scorsi, una soluzione di investimento amatissima. Adesso lo sono un po’ meno, per le ragioni che indicheremo più avanti nell’articolo. Proprio per queste ragioni, investire oggi in BOT non conviene. In questa analisi gli Esperti di ProiezionidiBorsa, ti spiegano il motivo.

Quindi, attenzione. Se hai soldi in banca giacenti sul conto corrente non fare questo errore: non investire in BOT.

Un tempo desiderati, da oltre un decennio i BOT sono sempre meno acquistati

I BOT, Buoni Ordinari del Tesoro, negli anni ’80 e ’90 erano la fonte di investimento principale delle famiglie. Chi non voleva rischiare investimenti azionari e voleva proteggere il capitale dall’inflazione, nel BOT trovava lo strumento perfetto.

E’ emesso dallo Stato italiano (quindi massima garanzia) e ha una durata massima di 12 mesi, ma ci sono scadenze anche a 3 e 6 mesi. E ha un rendimento che, ovviamente, è sempre in linea con i tassi di mercato. Con l’inflazione galoppante di fine secolo, erano gli strumenti ideali.

Poi sono arrivati gli anni 2000 ed è arrivato l’euro che ha portato una inflazione in calo. Questo fenomeno ha fatto scemare l’interesse dei BOT e ha spostato l’attenzione sui BTP, titoli a tasso fisso, con durate ben più lunghe. I Buoni del Tesoro Poliennali danno il meglio con tassi in calo, fenomeno che si è verificato nell’ultimo decennio.

Se hai soldi in banca giacenti sul conto corrente non fare questo errore

Ma perché adesso non bisogna investire in BOT? Perché hanno rendimento negativo. Vi starete giustamente domandando, come sia possibile che dei titoli di Stato abbiano un rendimento negativo. Si prestano i soldi allo Stato e in più ci si rimette? E’ così.

In tempi di tassi bassissimi, e di mercati agitati, può essere conveniente mettere i soldi al riparo da perdite. Immaginate di affittare una cassetta di sicurezza in cui proteggere i vostri beni preziosi. E’ ovvio che questa ha un costo. Ebbene, i BOT oggi hanno la stessa funzione della cassetta di sicurezza.

Un esempio

Per esempio, volendo acquistare oggi un BOT con scadenza settembre 2021 (ISIN: IT0005419855), lo pagheremmo 100,25 centesimi (1002,5 euro). A scadenza, a settembre del prossimo anno, avremmo indietro 100 centesimi per ogni BOT (1.000 euro). Se poi ci mettete i costi di commissione, ecco che avremmo una perdita attorno allo 0,3% (3 euro per BOT).

Per evitare le commissioni si potrebbero acquistare in sottoscrizione, ma il rendimento potrebbe comunque rimanere negativo.

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