Se è un errore tenere i soldi sul conto corrente meglio puntare su un BTP o su un conto di deposito?

conto corrente

Gli italiani hanno sul conto corrente circa 1.700 miliardi. Abbiamo capito che tenere i soldi sul conto è un errore, doppio. Perché sono un costo e non un’opportunità e perché sono esposti a manovre sui conti correnti sempre più probabili.

Due soluzioni facilmente percorribili possono essere i conti di deposito o i BTP. Gli esperti di ProiezionidiBorsa hanno individuato qual è il più conveniente.

Se è un errore tenere i soldi sul conto corrente meglio puntare su un BTP o su un conto di deposito?

Dove si possono mettere i risparmi che si levano dal conto? Ci possono essere alcune alternative. Le soluzioni che vogliamo analizzare in questo articolo sono due: conto di deposito e obbligazioni governative, in particolare i BTP.

I due strumenti hanno alcune cose in comune, ma anche molte differenze. Partiamo da queste. I conti di deposito sono garantiti da banche, quindi soggetti privati, mentre le obbligazioni governative sono garantite direttamente dallo Stato che le emette.

Un aspetto in comune è quello di un rendimento fisso. I soldi investiti in un conto di deposito hanno una remunerazione fissa, in base alle condizioni del conto. Lo stesso vale per i BTP, che danno un cedola fissa annuale. Attenzione però, perché il valore della cedola fissa non corrisponde al rendimento. Su questo importante aspetto ci torniamo più avanti nell’articolo.

La soluzione conto di deposito

Supponiamo di avere sul conto corrente una certa cifra e di volerla investire su un lasso di tempo non troppo lungo, qualche mese, o non più di 2 anni. Se è un errore tenere i soldi sul conto corrente meglio puntare su un BTP o su un conto di deposito? Analizziamo il rendimento dei due strumenti ipotizzando di dovere investire 10mila euro per 12 mesi.

L’offerta dei conti di deposito in Italia è varia, ma andando a fare una ricerca su internet non è difficile trovare chi offre il tasso lordo annuo migliore. Attualmente, con il migliore conto di deposito, investendo 10mila euro e vincolandoli per un anno, si otterrebbe un rendimento netto dello 0,37%. Una percentuale che corrisponde a 37 euro netti annui.

La soluzione dei Buoni del Tesoro Poliennali

E se puntassimo sui Btp, acquistando un titolo che scade esattamente tra un anno? La scelta potrebbe cadere sul Buono Poliennale in scadenza il 15 dicembre del 2021 (Isin: IT0005028003). Ha una cedola lorda del 2,15% (distribuita in semi cedole semestrale), il cui rendimento netto è dell’1,83%.

Il problema è che acquistandolo adesso si pagherebbe 10.270 euro e a scadenza verranno rimborsati 10.000 euro. L’incasso della cedola colmerebbe solo in parte la perdita. Ed infatti il titolo ha un rendimento netto negativo dello 0,4%.

Il vincitore del confronto secondo questi numeri è chiaro. Con il conto di deposito si ha un guadagno annuo di 37 euro ogni 10mila investiti, con il BTP una perdita di 40 euro.

Approfondimento

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