Se abbiamo un’idea innovativa ecco chi ci paga fino a 140.000 euro

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Abbiamo un mese di tempo per sviluppare un’idea innovativa e farcela finanziare dal Ministero dello Sviluppo Economico. Leggiamo bene il Decreto Direttoriale del 13 luglio scorso. Riapre alle 12.00 del 28 settembre 2021, lo sportello per gli incentivi di “Brevetti+”. Sono ben 23 milioni gli euro a disposizione per dar vita all’ idea innovativa che abbiamo da sempre nel cassetto, ma non disponiamo dei soldi necessari per realizzarla.

Arriva la manna per i migliori cervelli

Il finanziamento delle spese è essenziale per sviluppare l’idea di un aspirante imprenditore. Il Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti ha voluto fortemente questa iniziativa. Possiamo presentare il progetto per un prodotto, un servizio o una procedura. Possiamo fare domanda con una azienda già avviata oppure come già detto, ancora da aprire.

Chi valuterà le domande e le idee

La Direzione Generale per la Tutela della Proprietà Industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi valuterà le domande. A gestire la selezione sarà Invitalia, l’agenzia nazionale per lo sviluppo. Premierà la creatività e il potenziale economico dei brevetti.

Se abbiamo un’idea innovativa ecco chi ci paga fino a 140.000 euro

Ecco per cosa si può usare il finanziamento. Per registrare il brevetto, per sostenere gli acquisti di beni e servizi necessari per il business e la tecnologia. Ogni progetto potrà ricevere un finanziamento massimo di 140.000 euro. Il business plan della nostra idea innovativa va inviato a Invitalia, compilando questo modulo. La valutazione avverrà in base all’ ordine di arrivo delle domande. L’assegnazione sarà fino ad esaurimento dei fondi.

L’iter di selezione sarà arduo

Se abbiamo un’idea innovativa ecco chi ci paga fino a 140.000 euro. Ogni domanda prevede però anche la verifica del profilo di chi presenta. Dunque, non ci sarà solo una valutazione dei progetti, della credibilità della strategia e la valorizzazione economica. Un comitato esaminerà anche la funzionalità e la coerenza delle spese necessarie. Infine, dovremo indicare la lista dei fornitori prescelti e una cronologia delle spese, coerenti e non troppo elevate.

Scegliere una Università come partner per i brevetti

Per sviluppare bene un’idea innovativa, appoggiamoci ai Dipartimenti delle Università. Ai loro centri di ricerca e sviluppo, che sono spesso accreditati a livello internazionale. Le Università possono anche aiutarci per la stesura di un buon business plan. Altro elemento fondamentale per scalare la graduatoria. Risultano spesso vincenti le idee di riuso di scarti di lavorazioni industriali o agricole. Per creare un’idea da premiare, progettiamo la sua realizzazione in un territorio svantaggiato, per morfologia o spopolamento industriale.

Valorizzare tradizioni e competenze

Se pensiamo a un prodotto di lusso come un profumo, valorizziamo ingredienti, tradizioni o antichi mestieri di un territorio. Molti puntano ai farmaci, alla bellezza, all’immobiliare: come sarà la casa post Covid19? Anche la combinazione di tecnologie digitali per lo sport, la casa o lo smart working può diventare il cuore di un brevetto. Nel business plan di un prodotto dobbiamo indicare la strategia di marketing, i dipendenti, se vendere a imprese o a clienti in boutique o con un negozio web. Non perdiamo tempo se sogniamo di trasformare un pensiero in una azienda. Lo hanno già fatto, con l’aiuto del Governo, tanti imprenditori noti del Made in Italy.

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