Scuola, Mattarella inaugura l’anno in Calabria, ma sono 5.000 quelli in quarantena

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Su 8 milioni di studenti tornati sui banchi tra scuole statali e private, sono 5.000 quelli in quarantena in tutta Italia e 200 le classi ad oggi sospese per Coronavirus, con didattica a distanza. La somministrazione accelerata dei vaccini sta correndo ai ripari, ma certamente le famiglie stanno subendo le conseguenze del rientro in classe del 13 settembre scorso. Mentre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugura l’anno scolastico in Calabria all’Istituto Tecnico Nautico di Pizzo Calabro, infuria la polemica sulla situazione supplenti e sui permessi-vaccino per i docenti. Ecco gli ultimi aggiornamenti dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Una cerimonia solenne, allietata dalla musica

A Pizzo Calabro sono giunte le delegazioni di scuole di tutta Italia scelte per il loro lavoro sui temi della legalità e della cittadinanza. Ma anche alcuni atleti paraolimpici guidata dal presidente del Comitato italiano Luca Pancalli e dal presidente del CONI Giovanni Malagò. La musica aiuta una atmosfera positiva: sono presenti il coro dello Zecchino d’Oro, l’icona della musica italiana Massimo Ranieri accompagnato da una orchestra di giovani talenti. Infine il calciatore della nazionale Leonardo Spinazzola, tornato ad allenarsi dopo la rottura del tendine d’ Achille.

È finito il rientro scaglionato

Scuola, Mattarella inaugura l’anno in Calabria, ma sono 5.000 quelli in quarantena. Inoltre, con la riapertura delle scuole in Puglia e Calabria si conclude oggi il rientro in classe degli studenti italiani scaglionato per l’inizio del nuovo anno scolastico. I primi a ripartire erano stati, il 6 settembre, gli studenti della Provincia di Bolzano;  l 13 settembre le lezioni sono riprese in Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Umbria, Veneto, Valle d’Aosta e Provincia di Trento.

Scuola, Mattarella inaugura l’anno in Calabria, ma sono 5.000 quelli in quarantena

Il 14 settembre è stata la volta della Sardegna; il 15 settembre di Campania, Liguria, Marche, Molise e Toscana; il 16 settembre è stata la volta di Friuli-Venezia Giulia e Sicilia. Ad oggi sono in totale 7.407.312 gli studenti delle scuole statali in tutta Italia (846.775 alunni della scuola dell’infanzia statale, 2.313.923 quelli della primaria, 1.584.758 quelli  della secondaria di I grado e 2.661.856 quelli della secondaria di II grado), in 368.656 classi.

Le ‘classi pollaio’ ci sono ancora

Insomma, Mattarella inaugura l’anno in Calabria. Ma con 5.000  fra studenti e docenti in quarantena, impazza il caos-supplenze. . La scorsa settimana è stato superato lo scoglio green pass, approvato il decreto per 12 mesi ma in aziende e scuole è già caos contagio che ha dato i suoi esiti proprio in questi giorni.  Lo screening tamponi non è bastato e il distanziamento neanche. “Entro agosto aspettavamo 40mila nuove aule”, spiegano i vertici della Cisl Scuola. “Ma sono completate meno del 50%. Dovevano essere costruite con un percorso di edilizia leggera. Invece non ci sono, perché gli enti locali si scontrano con la burocrazia”. Le classi pollaio con 15-27 alunni ci sono ancora (2,9%).

Cattedre vuote nelle grandi metropoli

Sono migliaia le rinunce alle sostituzioni in città come Milano e Torino. Le procedure informatizzate per la domanda hanno facilitato le candidature. Ne sono arrivate oltre 450mila, ma poi molti si sono ritirati, soprattutto al Nord. E questo sta mandando in crisi alcune scuole. I supplenti rinunciano se diventa antieconomico raggiungere la destinazione rispetto al compenso. Oppure se l’insegnamento risulta di scarsa attrattività. Nel Nord Italia sono ancora scoperte 800 posizioni. E mancano anche i mezzi di trasporto potenziati negli orari pre-scuola.

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