Scuola a distanza e bambini: non è tutto oro quello che luccica

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A proposito del nuovo binomio scuola a distanza e bambini, c’è chi ci va giù pesante. Stando infatti al report stilato da “Save the Children” balzano in evidenza le conseguenze che la chiusura delle scuole e l’adozione della didattica a distanza, hanno avuto sui minori. Sembra infatti che circa un minore su cinque presenti maggiori difficoltà a fare i compiti in autonomia. A seguire:  quasi un bambino su dieci, tra gli otto e gli undici anni, non segue mai o quasi le lezioni a distanza.

Bambini tra crisi economica ed educativa

L’emergenza coronavirus si è quindi tradotta anche in trappole per i più piccoli. Infatti, oltre alla crisi economica, che rischia di mettere in ginocchio una grossa fetta di famiglie italiane, c’è un altro spauracchio. I bambini sono i primi a subire gli effetti della contrazione delle opportunità educative. Basta infatti fare un sondaggio in giro per capire come i bambini, e le famiglie con loro, stiano arrancando dietro a registri elettronici, video lezioni, e invii dei compiti on line.

Come vivono i genitori la didattica a distanza

Spostando il focus sui genitori, l’impressione d’insieme non migliora. Anzi, sembra che la didattica a distanza abbia addirittura peggiorato il ritmo scolastico dei figli, in una buona percentuale dei casi presi a campione. Tra le criticità più consistenti evidenziate dal lato genitori: il ruolo degli insegnanti che si vorrebbero più presenti, accessi più semplici alla didattica a distanza, nonché rilievi sulle attività scolastiche richieste ai figli, valutate spesso come troppo pesanti, difficili o eccessive.

Scuola a distanza e bambini: non è tutto oro quello che luccica

Se poi alla mancanza dei contatti scolastici, si aggiunge l’assenza di opportunità extra scolastiche, non può che uscirne un quadro impietoso. Infatti le limitazioni imposte nella vita sociale non fanno che peggiorare l’isolamento dei ragazzi. Si assiste infatti ad una progressiva deriva social. Sembra infatti che la metà dei ragazzi intervistati preferisca svagarsi navigando in internet, o sui social, arrivando persino a giocare online con perfetti sconosciuti. Va bene stare al passo con i tempi, verrebbe da dire, ma a condizione di non esporre i più indifesi alle insidie nascoste nella rete.

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