Scoprire quante sim telefoniche esistono in Italia

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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la pubblicazione dei dati dell’Osservatorio ci fa scoprire quante sim telefoniche esistono in Italia. Il dato si riferisce a giugno 2020.  Le sim complessive per la rete mobile sono 103,6 milioni. La flessione rispetto all’anno precedente è di 900mila unità. Gli italiani hanno ridotto le sim “solo voce” e “voce+dati” di 3,6 milioni di unità mentre hanno acquistato 2,8 milioni sim modello M2M. Lo staff di ProiezionidiBorsa, coglie l’occasione, per spiegare, ai meno esperti cosa sono le sim modello M2M.

Le sim M2M

Quando si sente dire schede sim modello M2M sono abilitate esclusivamente, dopo l’estrazione delle informazioni, alla trasmissione di dati. Queste sim sono associate a un numero di telefono che identifica l’apparecchio su cui sono montate. Le sim M2M dispongono di una tecnologia che consente di abilitare un sistema di monitoraggio e il controllo da remoto del dispositivo.

Queste sim servono per smart meter, contatori intelligenti. Ne sono in possesso gli operatori della compagnia elettrica. L’apparecchio in dotazione tramite questa sim trasmette i dati dal contatore al server.

Il leader di sim

Tim ha la palma di market leader superando di mezzo punto  Vodafone mentre Wind Tre è più distanziato. L’astro nascente Iliad rappresenta il 6,0% del mercato. Però va fatta una precisazione. Escludendo le sim M2M, Wind Tre rimane il principale operatore con il 28,8%.

Ormai con gli smartphone facciamo veramente tutto. Infatti è cresciuta la banda larga mobile. Il 70% delle schede sim in circolazione ha effettuato traffico dati, con un consumo medio di dati a testa, stimabile in circa 9,1 GB/mese. Facendo un paragone tra giugno 2019 e lo stesso mese di quest’anno, la crescita è del 58%.

Cosa facciamo

L’AGCOM ha fatto scoprire quante sim telefoniche esistono in Italia. Inoltre sappiamo, con questa ricerca, cosa fanno gli italiani quando si collegano ad internet. Facebook è la piattaforma più utilizzata tra i social network. Seguono poi  Instagram, Linkedin e Twitter. Altre piattaforme, meno conosciute, iniziano a fare proseliti. Parliamo di nomi come, ad esempio, Pinterest e Tik Tok.

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