Scoprire Milano in 5 strani luoghi pieni di mistero e curiosità

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Per chi ama l’avventura ma è costretto nella propria città. Questo articolo si rivolge a coloro che si ritrovano frenetici a casa a fantasticare su prossimi viaggi. In questo lungo periodo di lockdown, la curiosità spesso ha lasciato il posto alla noia e all’avvilimento.

Tuttavia, bisogna sapere che un abitante della città avrà sempre qualche luogo da scoprire. Vagare, con o senza una meta precisa, nel centro storico o in periferia regala scoperte stupefacenti. Oggi la Redazione di PdB aiuta a scoprire Milano in 5 strani luoghi pieni di mistero e curiosità. Perché anche le metropoli custodiscono tesori da scoprire.

La chiesa dei teschi e il serial killer

La chiesa di San Bernardino alle Ossa ha un nome evocativo. Viene così chiamata poiché le sue pareti interne sono letteralmente ricoperte da scheletri in teche. Sita al centro della città, dal 1650 circa custodisce i corpi dei morti di un vicino ospedale dimesso. Un’altra versione della storia, invece, narra che fossero cristiani assassinati dagli eretici. Da segnalare, a Roma in via Veneto, la chiesa di S. Maria della Concezione. Anch’essa possiede un percorso interamente ricoperto di scheletri dei frati cappuccini. Due luoghi da non perdere per chi ama il macabro.

Via Bagnera è la via più stretta della città. Non è un caso che lì si riconduca il nascondiglio del famoso Mostro di Milano. Egli comincia a mietere vittime nel 1849. Le sue vittime furono ritrovate proprio in una cantina in questa piccola via.

Un orecchio e una casa tagliata a metà

Per scoprire Milano in 5 strani luoghi pieni di mistero e curiosità basta una passeggiata. Per esempio, in via Giannone al numero 9, si trova un campanile. La particolarità è che questo campanile è orfano di chiesa. Nel 1288 faceva parte del Monastero della SS. Trinità, demolito negli anni ’60. Il campanile, oggi considerato di interesse culturale, è stato risparmiato e si erge in mezzo alle nuove abitazioni.

Un altro luogo molto particolare è Palazzo Sola-Busca o anche “Ca’ de l’oreggia”. Nella zona di Porta Venezia, costruito intorno agli anni ’20, questo palazzo si distingue per un enorme particolare: un orecchio di bronzo. Creato dall’artista A. Wildt, doveva inizialmente essere un citofono. Oggi, invece, si può sussurrargli un desiderio e sperare che si avveri.

La casa tagliata a metà si trova tra via Cadorna e via Dante. La casa, che probabilmente ha subito i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è tagliata in due. Oggi si può ammirare esattamente come all’indomani del fatto. La casa, infatti, è stata lasciata “a metà”.

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