Scopriamo se e quali sarebbero i disagi collegati allo sciopero di alcuni corrieri durante il Black Friday

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Il Black Friday è un appuntamento annuale attesissimo da molti di noi. Ufficialmente la giornata dei super sconti è il 26 novembre ma alcuni colossi e grandi catene anticipano o prolungano di qualche giorno il periodo delle grandi occasioni.

Scopriamo se e quali sarebbero i disagi collegati allo sciopero di alcuni corrieri durante il black Friday

C’è però chi parrebbe provare a fare scacco matto e a intaccare il colosso statunitense che con il simbolo della freccia arancione viaggia in tutto il Mondo. Infatti, è annunciato lo sciopero di alcuni corrieri che lavorerebbero per Amazon proprio per il giorno 26. Nello specifico si tratterebbe delle aziende associate Assoespressi e l’annuncio in prima battuta è del segretario nazionale della Filt Cgil, Michele De Rosa. L’iniziativa sarebbe motivata dalla richiesta di abbassare “carichi e ritmi di lavoro”.

Cosa cambia per i clienti

Se anche le consegne non arrivassero in tempo (quasi reale) e nel giro di 24 ore, arriverebbero nei giorni immediatamente successivi. Quindi la notizia potrebbe essere più di forte risonanza e una possibile grande occasione per rivendicare diritti (talora non fossero garantiti). Scioperare il giorno clou del Black Friday indubbiamente ha un certo effetto e può attirare grande attenzione. Nei fatti, per noi che facciamo ordini anche tramite Amazon, non dovrebbe esserci alcun disagio da mancata consegna. Al limite un lieve slittamento nella tempistica con uno scarto di 24-48 ore. Per semplificare ulteriormente, chi sciopera il 26, lavorerebbe regolarmente il 27 novembre. Quindi per l’utenza nei fatti lo sciopero non avrebbe significato né ripercussioni particolari.

Cosa dice Amazon

Insieme ai nostri lettori proviamo a capire e scopriamo se e quali sarebbero i disagi collegati allo sciopero di alcuni corrieri durante il Black Friday. Ad onor del vero il colosso con sede a Seattle ribatterebbe ai sindacati ricordando tramite nota scritta che i corrieri “sono assunti con un salario d’ingresso pari a 1.658 euro lordi al mese per i dipendenti a tempo pieno oltre a 300 euro netti mensili come indennità giornaliera”. Gli autisti, spiega l’azienda, ”sono liberi di decidere se seguire o meno le indicazioni fornite, ma sulla base dell’esperienza questa tecnologia si è dimostrata uno strumento efficace di pianificazione dell’itinerario”. L’auspicio finale dell’azienda sarebbe di una positiva risoluzione della trattativa. Ma noi clienti in sostanza potremmo avviare la nostra ricerca del prezzo migliore senza esitazioni sulla consegna che, analizzando le notizie, non dovrebbe essere messa a repentaglio.

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