Scopriamo chi paga l’IMU se i coniugi si separano e la casa è assegnata a quello affidatario

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Uno dei problemi principali che si possono porre quando sopraggiunge una separazione è quello relativo al pagamento delle imposte. In particolare, con la separazione, solitamente, la casa viene assegnata al coniuge affidatario dei figli. Come sappiamo, però, se si tratta di abitazione principale, questa è esente da IMU. Allora, accade che il coniuge non affidatario vada a vivere altrove, pur potendo rimanere comproprietario o proprietario esclusivo della casa familiare.

A questo punto, ci si chiede se l’ex coniuge, divenuto assegnatario della casa, debba pagare l’imposta. Ebbene, in questo caso, la legge prevede un’apposita esenzione. In particolare, una recente circolare del Ministero dell’Economia e Finanze, ha chiarito chi paga l’IMU quando i coniugi si separano. Inoltre, ha spiegato cosa bisogna fare se i regolamenti comunali prevedono regole diverse da quelle stabilite dalla legge. Adesso, nel dettaglio, scopriamo chi paga l’IMU se i coniugi si separano e la casa è assegnata a quello affidatario.

Cosa accade in caso di separazione

Come anticipato, una recente risoluzione il MEF, ha chiarito che il genitore affidatario dei figli minori ottiene l’esenzione IMU. In questo caso, non dovrà fornire alcuna prova di residenza o di dimora nell’immobile assegnatogli dal giudice. Infatti, sarà sufficiente il solo provvedimento di separazione o di divorzio. Come è evidente, rappresenta un’eccezione alla regola per cui l’agevolazione prima casa spetta per ogni nucleo familiare. Ciò, per il semplice fatto che, a seguito della separazione, la famiglia non esiste più.

Di conseguenza, il genitore assegnatario non dovrà dimostrare, di anno in anno, la sussistenza dei requisiti per beneficiare dell’esenzione. Questo perché l’immobile nel quale risiede, costituisce di per sé abitazione principale. L’eccezione in oggetto, dunque, ricorre quando il giudice assegna l’immobile ad uno dei coniugi come abitazione familiare. Quindi, dell’agevolazione usufruirà il coniuge assegnatario dei figli minori, anche se non è proprietario. In tutti gli altri casi, invece, egli dovrà pagare l’MU per la percentuale corrispondente alla sua quota di proprietà.

Scopriamo chi paga l’IMU se i coniugi si separano e la casa è assegnata a quello affidatario

Ma veniamo all’ipotesi in cui i regolamenti comunali contrastino con la posizione espressa dal MEF. Ebbene, in questo caso è chiaro che i predetti non possano prevedere trattamenti difformi rispetto alla legge. Inoltre, le amministrazioni comunali non possono sindacare le decisioni del giudice, né modificare i requisiti che prevedono la spettanza dell’agevolazione. Infatti, l’individuazione della casa familiare viene fatta dal giudice, con provvedimento non suscettibile di valutazione difforme da parte del Comune. L’eccezione, infatti, è specifica e non estensibile. Tant’è che se i coniugi sono comproprietari della casa assegnata ad uno dei due, l’esenzione opererà solo in favore dell’assegnatario. Invece, l’obbligo di versamento restante a carico dell’altro, si baserà sulle rispettive quote di titolarità. Sicché, pagherà l’IMU solo l’ex coniuge che rimane proprietario o comproprietario in base alla quota di appartenenza.

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