Scopri perché gli italiani sono più ricchi dell’Italia

conti correnti

Forte, molto forte crescita dei risparmi bancari a settembre, con un irrazionale +8%. E corrono anche i prestiti, chiaramente perché la gente è folle, risparmia, ma poi va in banca ed alle finanziarie a chiedere altri soldi. Tanto lo Stato ha promesso di fornire lui le garanzie, no? Ma perché ci sono così tanti soldi sui conti correnti? Scopri perché gli italiani sono più ricchi dell’Italia.

Le cause? Fondamentalmente due: le paure innescate dall’emergenza sanitaria, su cui i media continuano a marciare spediti, e lo stop ai pagamenti da parte di PA e imprese. Riprende quindi la corsa verso la liquidità, con ben 125 miliardi di euro in più. Lasciati a farli mangiare dall’inflazione, come abbiamo evidenziato anche durante la trasmissione odierna (visibile a fine articolo),  dove componenti del nostro Ufficio Studi sono  impegnati 3 volte alla settimana in un commento approfondito delle news economico/finanziarie.

Eh già. Perché il denaro lasciato sui conti correnti non frutta niente, come abbiamo ricordato molte volte su queste pagine, e viene inesorabilmente mangiato dall’inflazione. 1.682 miliardi che non ci stanno a fare niente. Ma che sono molti, tanti, forse pure troppi per non ingolosire uno Stato alla canna del gas ed alla continua ricerca di soldi da elemosinare, ma non da restituire. E tutto questo evoca, come ricordato anche stamani, un nome che non può che terrorizzare, quello sì. Cioè la patrimoniale.

Scopri perché gli italiani sono più ricchi dell’Italia

La nuova impennata derivante dal virus, però, è dell’inizio del mese. Sarà interessante vedere che cosa sarà successo quando avremo i dati di ottobre. Quando magari si sarà battuta anche questa cifra, e gli italiani continueranno ad essere più ricchi della loro stessa nazione, ma più poveri di prima, perché non investono. Scopri perché gli italiani sono più ricchi dell’Italia.

Eh già, perché quei 1.682 miliardi ricordati prima sono uguali, miliardo più o meno, al PIL italiano che avremo quest’anno. Perché i risparmi crescono, come detto, a causa di paura e timori per il futuro. Mentre il PIL scende per mancanza di consumi e fiducia, e per la diminuzione di domanda di beni e servizi.

Ma non sono solo le persone a mettere da parte i soldi, badate bene. Sfatiamo questo mito. Una buona parte di quella quantità di miliardi sui conti correnti non è dei lavoratori, ma delle imprese. Che, come i lavoratori stessi, non stanno investendo per le stesse paure, ovviamente rapportate alla loro scala di imprese. Prudenza aziendale dettata da timori sulla forza della ripresa, e da lockdown anche generalizzati, che però potrebbero portare problemi alla liquidità a disposizione. Quindi, tutti fermi. Visto che effetto fa la paura?

Niente denaro all’economia reale

E’ proprio questo il problema endemico della nazione. L’incapacità di traslare il debito privato dei cittadini, ma anche delle imprese, verso l’economia reale. E, come detto prima, questa cosa non può che ingolosire lo Stato predone, sempre affamato di denaro a costo zero. Non è di oggi la notizia che nel governo molti stiano chiedendo una qualche forma di patrimoniale, cioè di prelievo una tantum magari sostanzioso, da non restituire. Mentre altri stanno addirittura ipotizzando patrimoniali nascoste, ma durature. Come le accise sui carburanti, l’IMU o il bollo sui conti correnti, per dire.

Perché una cosa cosa deve essere ben chiara. Il denaro eventualmente prelevato con la forza agli italiani non servirà per chissà quali opere pubbliche o sanitarie, che poi magari una qualche forma di ricchezza la generano. Ma per pagare gli stipendi e le pensioni, cioè le spese correnti dello Stato, che non generano niente, e sono solo costi fissi.

Consigliati per te