Scappiamo a gambe levate dall’Italia? Il nostro Stato imploderà e farà crollare la zona euro? Crisi sistemica, contagio…default?

ProiezionidiBorsa

I toni da dramma greco con cui molti media stanno in questi giorni decantando convincimenti riguardo a un’Italia sull’orlo dell’abisso non stanno trovando pieno riscontro sul mercato del nostro debito pubblico.

Vediamo in tabella l’andamento odierno dello spread , giornata ideale per un eventuale tracollo visto l’andamento pessimo delle borse col FIB in questo momento a -2.53% e il DAX a -1.57%:

Certo lo spread non è sceso ma nemmeno è schizzato verso l’alto ad annunciare il default tricolore prossimo venturo.

Prima di proseguire vorrei precisare che il future sul bund su cui viene calcolato questo “benmaledetto” spread è un FALSO: in che senso? Nel senso che tutti sappiamo che su un future o una opzione su un indice o un titolo venduto allo scoperto e non coperto entro la scadenza il venditore ha l’obbligo di consegnare il titolo o il paniere di titoli sottostanti. Ebbene trovatemi un bund decennale tedesco sul mercato reale che quoti 158,02 come il suo future…ve  lo dico io…non lo troverete perché non esiste! Eppure nessuna autorità si è mai preoccupata di bloccare un future costruito sul nulla… viene da chiedersi quale sia la sua funzione per meritare una tale tolleranza o no?

Questo esclude una crisi sistemica che  scatenata dalla volontà del governo di perseguire e realizzare il proprio programma scateni la speculazione ribassista? Assolutamente no, se la speculazione dovesse continuare ad accanirsi i mercati sia equity che bond reagiranno malissimo.

Consideriamo che al di là del bersaglio Italia c’è da anni “un ventre molle” che è rappresentato dal sistema bancario area UE. Palinsesto di gruppi finanziari mai  realmente risanato da un QE basato sul riacquisto di Bond governativo  ma non sulla pulitura dai cosiddetti asset tossici, ovvero titoli e derivati costruiti su prestiti ormai inesigibili.
Ragionando in termini di bilanci veramente puliti ivi comprendenti la disponibilità rapida anche solo del 20% del cash per la clientela depositante assisteremmo a una vera strage, altro che contagio.

Quindi se proprio di contagio vogliamo parlare sarà il sistema finanziario a generarlo non certo l’Italia.

Ipotesi talmente colossale che non si realizzerà. Per lo meno non nella pienezza dei suoi effetti potenziali sventolati spesso come trofei ambiti più che temuti.

Le stesse forze che ora sbraitano e inveiscono contro di noi troveranno le vie per evitare che l’incendio divampi a livello globale. Se si arriverà al limite qualche banchetta salterà, qualche “bancona” sarà costretta a fondersi ma la catarsi totale non ci sarà.

L’Italia in default? Come no!
Vi pare possibile che una nazione che detiene risparmi per il doppio del debito pubblico possa fallire?
Che nonostante la spoliazione di questi anni è la settima potenza industriale del mondo.
Che veleggia al 5° posto come riserve auree mondiali e non ha ancora nemmeno scavato sotto il san Bernardino ove chi sa, sa che si annida il più ricco filone d’oro d’Europa.
Il 70% del debito è già in mani italiane, di cosa stiamo parlando dei 350 miliardi in mano alla BCE?
Quindi dobbiamo arrivare a pensare che sarà la BCE a fare esplodere lo spread?

Attenzione perché l’Italia non è la Grecia e gli italiani non sono come i greci dell’era moderna…
Escludere i disordini di piazza che già ipotizzai nel 2008 nel caso il volere popolare dovesse ancora una volta venire disatteso potrebbe portare la tensione sociale alle stelle?Questo sì non è da escludersi.

L’Italia e l’Unione Europea sono un matrimonio mal riuscito è evidente, nel caso si arrivasse a tali punti di tensione incomprimibile, il divorzio sarebbe l’unica soluzione reciprocamente sensata.

Il mondo del commercio è pieno di trattati bi o trilaterali l’Italia sopravvivrà anche fuori dall’Europa.

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