Scadenze fiscali posticipate in seguito al coronavirus. Le nuove date

dichiarazione dei redditi

Fra i tanti e molteplici effetti ci sono anche le scadenze fiscali posticipate in seguito al coronavirus.

Come direbbe l’autorevole Denis Waitley: “molte persone trascorrono la loro intera vita in un’isola fantastica chiamata Un giorno io farò”. Questa volta però non si tratta di fantasticheria o di isole che non esistono. Gli effetti del coronavirus sono molteplici e a tutti noti. I mercati sono in affanno, l’economia si diverte a camminare sul fil di lama. Anche il Fisco subisce i suoi rallentamenti. Sembra il caso della dichiarazione dei redditi che è stata posticipata a causa del Covid-19. Un giorno io farò, è proprio così. Gli effetti del coronavirus ricadono anche sulla scadenza della dichiarazione dei redditi. Quest’ultima verrà posticipata di trenta giorni congiuntamente alle comunicazioni che compongono la certificazione unica (CU) precompilata.

Scadenze fiscali posticipate in seguito al coronavirus: il 730 slitta al 30 di settembre

Tutti coloro che intendono inviare la certificazione per detrazione asilo, università, condominio e quanto attiene la disposizione del 730, sarà posticipato a causa del coronavirus. Il provvedimento, disposto dall’Agenzia delle Entrate, intende sorreggere imprese e privati che sono più o meno in difficoltà a causa della situazione attuale. Ad essere coinvolti non saranno soltanto i centri della zona rossa, ma tutti i comuni di Italia. Per quel che riguarda il modello precompilato 730 la scadenza prevista è fissata al 30 di settembre.

Di conseguenza, anche i rimborsi di conguaglio slitteranno nel tempo. Il decreto approvato il 28 febbraio scorso dal Consiglio dei ministri  ha lo scopo di andare incontro alle palesate esigenze. Lo stesso Ministro Gualtieri si è fatto portavoce delle esigenze del Paese dichiarando: «Ci sarà una proroga, generale nel paese, dei termini delle trasmissioni di informazioni per le dichiarazioni del 730. Ci sono casi in cui è complicato raccogliere e spedire le informazioni perché i settori sono fermi». Oltre alle scadenze fiscali posticipate in seguito al coronavirus, cos’altro muterà sui prossimi programmi?

Priorità alle zone rosse

Per le zone rosse hanno individuato misure ancora più mirate come ad esempio quelle sugli adempimenti. Difatti, fino al prossimo 30 aprile 2020, gli adempimenti saranno sospesi. Questa misura per il momento riguarda i contribuenti residenti nella zona rossa. Sospesi i pagamenti di natura non fiscale e l’emissione degli avvisi di addebito. Il Covid-19 riscrive i tempi e i luoghi del vivere quotidiano. Il tanto temuto coronavirus posticipa le scadenze fiscali e mette in ambasce i professionisti dell’economia e non solo.

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