“Noi dormiamo poco, anche 3 ore a notte ma non ne risentiamo”. È la frase che sentiamo dire a molti, ma siamo proprio sicuri che dormire poco non abbia effetti nocivi sul nostro fisico? Anche recentemente personaggi famosi della politica e della vita sociale avrebbero dichiarato di dormire poco. L’ex Presidente USA, il Democratico Barak Obama sosterrebbe di dormire non più di 6 ore a notte. Quantità comunque ancora abbastanza accettabile. Un caso abbastanza limite era quello della “Lady di ferro”:Margaret Thatcher. La ricorderanno sicuramente i nostri Lettori adulti. La famosissima e integerrima Premier britannica degli anni ’80 che dichiarava di dormire solo 3 ore a notte. Sono sempre di più gli scienziati che convengono che dormire poco ci avvicinerebbe spediti alle malattie degenerative del cervello. Sbagliato pensare che dormire poco stanchi e basta.
Il poco riposare aumenterebbe i globuli bianchi
Secondo le teorie scientifiche più accreditate, chi dorme poco aumenterebbe il proprio numero di globuli bianchi nel sangue. Conseguenza primaria, il cuore sarebbe a rischio per la restrizione del capillare dell’aorta, che si chiama tecnicamente “calibro”.
A conferma della poca salute che potrebbe attaccare chi dorme poco, anche uno studio dell’Università di Bologna. Dormire poco, a pezzi e male, esporrebbe all’invecchiamento precoce e alle malattie degenerative del cervello. In sostanza: cuore e cervello devono riposare, altrimenti rischiano il collasso. Sia in forma rapida, come potrebbe essere un ictus, sia a rilento come l’aterosclerosi.
Sbagliato pensare che dormire poco stanchi e basta perché secondo la scienza favorirebbe anche questa pericolosa malattia degenerativa
Dormire poco e male ci mette ko anche nella vita di tutti i giorni. Nella frenesia quotidiana di andare al lavoro, portare i figli a scuola e a fare sport. Tornare a casa e fare da mangiare o mettersi dietro alle pulizie. E, riposare? Un esempio di riposo da copertina è Cristiano Ronaldo. La star del pallone avrebbe più volte dichiarato che il segreto della sua forma fisica, ma anche mentale, sarebbero i continui sonnellini. Un po’ come faceva il grande Leonardo Da Vinci. Qualcuno crede che dormisse poco, ma la realtà era un’altra. Il grande artista amava invece alternare delle veglie di lavoro a continui riposi. La scienza ricorda invece che, oltre a minare il cervello, dormire poco e male:
- renderebbe nervosi e instabili;
- affaticherebbe la memoria;
- farebbe perdere la concentrazione;
- metterebbe di cattivo umore.
Scordiamoci pure di sostituire il sonno con tanti caffè. La soluzione più salutare non sarebbe questa.
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