Sarebbe questa la ragione dell’obesità infantile secondo un recente studio

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L’obesità è una condizione deleteria per la salute fisica e psichica degli individui. Spesso, però, alla consapevolezza della pericolosità di questo disturbo non si accompagna altrettanta comprensione verso chi ne soffre. Per alcuni, sembra che la colpa sia da imputare esclusivamente all’obeso: è così perché troppo goloso o perché incapace di adottare uno stile di vita salutare. Se parliamo di obesità infantile, la colpa viene spartita con i genitori. Una ricerca effettuata a Barcellona, tuttavia, sembra cambiare nettamente questa prospettiva, spiegando che se il nostro bambino è obeso la causa potrebbe essere dentro la sua testa.

Sarebbe questa la ragione dell’obesità infantile secondo un recente studio

La ricerca, pubblicata sulla rivista Cerebral Cortex, ha preso in esame 230 bambini di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, sottoponendoli a risonanza magnetica. Ciò che si è scoperto ha dell’incredibile. Nei bambini obesi, alcune aree del cervello risultano alterate rispetto a quelle dei bambini non obesi della stessa età. Si tratta delle aree legate ai meccanismi di ricompensa e punizione: l’amigdala e la corteccia orbifrontale. Chi soffre di disturbi ossessivo-compulsivi presenta alterazioni analoghe.

Una fame invincibile nel bambino

Dunque, sarebbe questa la ragione dell’obesità infantile secondo un recente studio. Per i bambini obesi, il cibo costituirebbe un pensiero fisso. Non solo: la fame da cui sono affetti non troverebbe mai soddisfazione, costringendoli a una perenne, e perfino dolorosa, ansia di essere sazi.  Un cambio di prospettiva che ci spinge a essere più comprensivi verso chi soffre. Usiamo cautela, dunque, prima di far ricadere la colpa su chi è malato.

Domande senza risposta e difficili soluzioni

Rimane un dubbio: le alterazioni cerebrali sono causa o effetto dell’obesità? I ricercatori dovranno effettuare ulteriori studi. Non ci sono dubbi, invece, su cosa fare per combattere l’obesità infantile. In assenza di una formula magica, l’unica soluzione è educare il bambino a uno stile di vita più sano. Abituarlo a tre pasti regolari, dunque, cucinati senza troppi condimenti e con un apporto equilibrato di nutrienti. Ad esempio, può essere utile non eccedere con carne e formaggio, preferendo le proteine del pesce, così da limitare l’assunzione di grassi. E ovviamente, per raggiungere il dispendio calorico necessario a perdere peso, bisogna abituare il bambino ai giochi all’aperto, e più in generale all’attività fisica.

La comprensione aiuta a guarire

Il percorso verso una vita più sana è lungo e difficile, e passa attraverso il cambiamento radicale delle abitudini del bambino. Anche rivolgersi a uno psicoterapeuta potrebbe dare i suoi frutti: aiuterà il piccolo a sentirsi più compreso, meno solo nel fronteggiare i problemi interiori e sociali legati alla sua condizione. Ora che sappiamo quanto è dura la sua battaglia, possiamo sostenerlo più efficacemente, motivandolo e dandogli il supporto di cui ha bisogno senza addossargli una colpa che non ha.

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