San Marino l’isola che c’è?

San Marino

L’Italia ha una cuore verde, la splendida Umbria ma poco sopra ha un’ isola che vuole esserci: San Marino!

La piccola Repubblica posta sul Monte Titano reduce da una profonda crisi economica e finanziaria sta giocando una complessa partita politica su più tavoli.

Da un lato l’approccio all’Unione Europea con l’idea di farne parte a tutti gli effetti, dall’altro la volontà di trattare singolarmente con nazioni potenti come la Russia.

E questo nonostante la Russia sia sotto embargo da parte dell’UE…

Non c’è che dire un coraggio liberamente proporzionale alle dimensioni di San Marino.

Una crisi da credito facile, troppo facile

Per quanto assurdo possa sembrare  San Marino è stata una delle nazioni che ha pagato il conto più salato alla crisi sub-prime.

Non tanto per derivati e asset tossici, quanto per l’insana abitudine delle banche locali, alla frenetica ricerca di quote di mercato, di concedere crediti facili. Troppo facili.

Spesso privi di qualsiasi garanzia se non addirittura truffaldini a monte.

E risalire la china dopo batoste del genere, diffuse e pesanti, non è stato e non è tuttora per niente facile.

Lo stesso vialone di ingresso   con decine di attività abbandonate ci indica la decadenza che ha colpito la piccola Repubblica.

Russia nuovo partner

Come si diceva ora San Marino è molto allettata da una partnership solida e finanziariamente ricca con la Russia.

Si punta infatti sui ricchi capitali della Russia, nonostante Putin e soci siano tuttora sotto il tiro delle sanzioni economiche e diplomatiche degli Stati Uniti e dell’Unione europea.

E questo fin dal 2014 a seguito della crisi diplomatica sull’Ucraina.

San Marino vuole dunque infilarsi nell’UE ma mantenendo un’autonomia a molti stati membri non concessa.

I piccoli Stati si coalizzano

E’ importante sapere che dal 2015 la Repubblica, insieme ad  Andorra e al Principato di  Monaco, sta negoziando un accordo di associazione con la UE.

In sostanza le piccole Repubbliche puntano ad ottenere condizioni ad hoc visto le proprie ridotte dimensioni geografiche ed i conseguenti limiti produttivi.

Addirittura il consigliere Enrico Carattoni (del partito Ssd) ha recentemente dichiarato che :”L’accordo svincola la Repubblica dall’adottare le linee di politica estera di Bruxelles e questa è la migliore risposta a chi sostiene che non possiamo tenere contemporaneamente rapporti con la Russia e con la Cina”.

Il gioco su due tavoli di San Marino

Insomma, sul Titano puntano ad ottenere “la botte piena e la moglie ubriaca” come recita un vecchio detto.

L’esempio più clamoroso è recente.

Infatti dal 20 al 22 marzo di quest’anno il Consiglio della Ue ha inviato a San Marino il gruppo Efta per ricavare dalla visita un quadro più preciso e dettagliato delle problematiche sanmarinesi rispetto all’Unione europea.

Tutto normale, se non che negli stessi giorni il Titano celebrava la  storica visita ufficiale del ministro degli Esteri della Federazione russa, SergejLavrov.

San Marino: niente sanzioni alla Russia

Non a caso la Repubblica  non ha aderito al piano di sanzioni adottato dall’UE e anzi nell’ incontro tra Ministri pare proprio che si sia trattato di come agire direttamente evitando triangolazioni con stati neutrali.

Manovre che potrebbero irritare non poco e ancora di più Bruxelles.

Se le manovre riescono… la rinascita

E’ chiaro che se gli astuti sanmarinesi riusciranno a fare convivere bellamente queste due onde economiche, UE e Russia, la repubblica del Titano andrà incontro a una spettacolare ripresa.

Forse proprio le piccole dimensioni eviteranno che San Marino venga messa nel mirino di Bruxelles…

Staremo a vedere e verificare con curiosità ed attenzione: la partita è molto aperta…

Approfondimento

Elezioni europee

Consigliati per te