Salvini invoca la pace ed è pronto a raggiungere l’Ucraina, ma il messaggio ci pare rivolto soprattutto all’amico Putin

Salvini e Putin

La pace è di per sé un messaggio universale e Matteo Salvini sta sostenendo tale concetto in modo forte. E di per sé, è cosa nobile e giusta. In ultimo ieri sera ha ribadito le sue buone intenzioni ospite della trasmissione tv «Dritto e Rovescio» in onda su Rete 4. Stamane la notizia che vorrebbe raggiungere il confine tra Ucraina e Polonia per «aiutare le persone». Un modo diretto, pratico in perfetto stile Zelensky. Il leader ucraino, infatti, ieri ha aggiunto un nuovo tassello alla sua Media War (guerra mediatica). L’invito diretto al Presidente Putin a sedere ad un tavolo con lui, che è una «persona normale». Possibilmente con un tavolo che sia lungo meno di «30 metri» non «come quello usato per Macron». Un altro segno «più» nella comunicazione dell’uomo in t-shirt e felpa verde che padroneggia le sue ragioni di fronte al gigante russo.

Salvini

Sulle buone intenzioni di Salvini a guardare il passato, verrebbe da pensare che la «pace» sia invocata non tanto (e non solo) per gli ucraini ma anche per l’amico Putin. Perché forse lo zar, accecato dalla tattica militare, sta trascurando gli effetti che avranno da qui a breve le sanzioni sul suo popolo. Nonché l’isolamento in cui si sta cacciando. O forse lo sa bene, ma in sostanza per lui il fine giustifica i mezzi. Quindi tutto vale la pena tentare e rischiare, pur di arrivare al Mar Nero. Ma chi guarda da fuori, vede ciò che in questo momento lo zar non riesce a guardare. Così Salvini invoca la pace ed è pronto a raggiungere l’Ucraina.

Le vecchie dichiarazioni di Salvini pro-Putin

In una delle puntate della trasmissione «DiMartedì», condotta da Giovanni Floris su La7 si è fatta memoria delle frasi più significative pronunciate da 3 politici italiani a favore di Putin. Nel 2015 Matteo Salvini si fece fotografare con la felpa e la dicitura «No sanzioni alla Russia». Qualche mese dopo la frase: «cedo due Mattarella in cambio di mezzo Putin». Nel 2017, «se avessimo Putin anche in Italia, staremmo sicuramente meglio». E ancora, «Spero che Trump, Le Pen e Putin possano fare qualcosa di utile per la democrazia e la pace nel Mondo».

Gli altri simpatizzanti

E Salvini non è l’unico simpatizzante di Putin. Almeno nel recente passato. Nota anche l’amicizia tra Silvio Berlusconi e Vladimir. Entrambi furono immortalati nella Dacia (casa per le vacanze in campagna) nel 2003. Poi ancora mentre giocano con il cane Dudù nel 2013 a Roma. E addirittura qualcuno avrebbe pensato che Berlusconi potesse avere un ruolo di mediazione per convincere l’amico al cessate il fuoco. Ma Silvio, ci perdoni, appare un pesce troppo piccolo in questo momento rispetto alla dimensione internazionale in cui è impigliato Putin. Tra i simpatizzanti c’è anche Beppe Grillo che nel lontano 2017 disse: «Putin è quello che dice le cose più sensate sulla politica estera».

Salvini invoca la pace ed è pronto a raggiungere l’Ucraina, ma il messaggio ci pare rivolto soprattutto all’amico Putin

Che Matteo Salvini, leader del Carroccio, si spenda in modo pratico scendendo tra la gente è certamente un bene. Tuttavia, ci pare il desiderio di pace sia anche per il popolo russo. E pure questo è cosa giusta. Solo che Matteo Salvini, a meno che non ci sia sfuggito, non lo dice. Non nomina Vladimir Putin. Chissà, forse è per evitare di dire il bene e il male dell’uomo che sta destabilizzando gli animi del Mondo intero e i mercati.

Tuttavia il messaggio ci pare rivolto soprattutto all’amico Putin. Purtroppo immaginiamo possa servire a poco se non solo alla Lega e ai suoi consensi. Unitamente al sostegno concreto che sicuramente ci sarà verso il popolo ucraino. Ma non sarebbe questo il fine ultimo.

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