Salami, mortadella, prosciutti e culatello cosa cambia

salame, affettati

L’Unione Europea ha finalmente preso la decisione che tutti attendevano: ok all’etichetta Made in Italy. Non ci sarà più il rischio di trovarsi salami, mortadella, prosciutti e culatello spacciati per italiani ma fatti con carne straniera.

Il Ministero delle Politiche agricole ha condotto una indagine e il 93% delle persone intervistate ritiene importante conoscere l’origine degli alimenti. Quante volte abbiamo mangiato prodotti dell’enogastronomia consci di essere made in Italy ma poi guardando l’etichetta ci siamo resi conto che non era vero.

Chi ha sostenuto questa tesi

La Coldiretti ha svolto un ruolo importante per centrare l’obiettivo. La strada per ottenere questo riconoscimento non è stata facile. Lo Stato italiano ha provveduto a fare un decreto nazionale interministeriale coinvolgendo Politiche Agricole, Sviluppo Economico e Salute. La Commissione Europea poteva opporsi nei 90 successivi alla notifica dell’atto. Tutto è filato liscio. Superato il periodo di “quarantena” di 90 giorni l’obiettivo è stato raggiunto: avviene l’introduzione dell’indicazione obbligatoria della provenienza per le carni suine trasformate.

Gli italiani mangiano salami, mortadella, prosciutti e culatello

Circa 35 milioni di italiani consumano un paio di volte a settimana salumi. Questo riconoscimento europeo serve a sostenere la stessa filiera che vale 20 miliardi in Italia. Gli allevamenti di maiali sono in ginocchio per via della pandemia e della concorrenza sleale. Il settore della norcineria ha bisogno di sostegno per non scomparire.

I maiali a testa in giù

Coldiretti ha fatto una indagine per fare i raffronti delle quotazioni dei maiali da prima del Covid-19 ad oggi. Il prezzo del maiale si è dimezzato, scendendo al di sotto di un euro al chilogrammo. Gli effetti? Le cosce dall’estero finite sulle nostre tavole per circa 56 milioni di pezzi spacciate per italiane.

Da dove vengono

Tre prosciutti su quattro distribuiti in Italia sono ottenuti da carni straniere macellate dai grandi mattatoi dei paesi del Nord Europa. Fino ad oggi individuare la provenienza è stato difficile perchè non esplicitato in etichetta. La storia finalmente è finita: con la pubblicazione del Decreto in Gazzetta Ufficiale sapremo quali sono i salami, mortadella, prosciutti e culatello Made in Italy.

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