Saipem si aggiudica contratto per progetto Baltic Pipe

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Saipem si occuperà del trasporto e dell’istallazione di un gasdotto tra Danimarca e Polonia nel Mar Baltico. Un’altra importante commessa per Saipem, con il progetto Baltic Pipe che porterà nelle casse della società ingegneristica circa 280 milioni di euro. Contratto assegnato da GAZ-SYSTEM S.A. alla controllata nel Regno Unito Saipem Ltd.

Il progetto Baltic Pipe rafforza la presenza dell’azienda nell’area

Questo contratto contribuirà a “garantire la continuità dell’approvvigionamento di gas europeo e rafforzerà la presenza di Saipem in un un’area altamente strategica”, ha commentato Francesco Racheli, COO della Divisione Offshore E&C. L’infrastruttura porterà alla realizzazione di un nuovo corridoio intereuropeo del gas e fornirà gas direttamente dalla Norvegia in Polonia, Danimarca e nei paesi confinanti. Il progetto Baltic Pipe è sviluppato da una joint venture tra GAZ-SYSTEM SA ed Energinet.dk ed è cofinanziato dall’Unione Europea.

Verrà installato da navi Saipem (MIL:SPM) configurate per la posa S-lay  a profondità comprese tra 4 e 57 metri. Il gasdotto rivestito di cemento misurerà circa 275 km x 36″ tra Danimarca e Polonia.

Saipem staccherà il dividendo il 20 maggio 2020

Saipem ha chiuso il 2019 con una perdita di 84.637.335,58 euro. Decisa la distribuzione di un dividendo pari a 1 centesimo per ogni azione ordinaria e di risparmio. Il dividendo sarà messo in pagamento il 20 maggio 2020 sia per le azioni ordinarie che per le azioni di risparmio. Lo stacco cedola è fissato per il 18 maggio 2020 e record date il 19 maggio 2020.

Robusti i risultati del 1° trimestre 2020

Inoltre, per il 1° trimestre dell’anno, Saipem ha registrato risultati robusti nonostante l’intensificarsi della crisi economica e finanziaria determinata dell’emergenza Covid-19. I ricavi registrati nei primi tre mesi dell’anno ammontano a 2,2 miliardi di euro e il margine ebitda adjusted all’11%.

Negativo, però, l’andamento del titolo Saipem a Piazza Affari, con una discesa di circa il 2%, sulla scia della frenata del prezzo del greggio che sta pesando sull’intero settore europeo.

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