S.I.A ecco la formula magica per uscire dalla crisi e rilanciare il Paese

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L’Italia sembra diventata il regno delle sabbie mobili. Rimanere fermi, immobili, è un imperativo, altrimenti si affonda. Sembra che qualunque cosa si faccia, rischiamo di peggiorare le cose. E’ una situazione in cui ci troviamo da quando è iniziata la quarantena il 9 marzo. Pensateci bene. Un blocco di 3 mesi, un letargo di 100 giorni, dal quale ancora molti non si sono risvegliati completamente. E il timore è che sarà un duro risveglio.

Un Paese in piene sabbie mobili. E molti rischiano di affogarci

Un letargo dal quale non riesce a svegliarsi il Governo. Attivo nella decretazione di urgenza, immobile nella progettazione per la ricrescita. Le stime ultime del Fondo Monetario Internazionale sono pesantissime. Per l’Italia nel 2020 ci sarà un calo del Prodotto Interno Lordo del 12%. La produzione industriale sta andando a picco. Confcommercio stima che un esercizio su 4 a settembre non riaprirà. Molti ancora non hanno riaperto.

Girando per le nostre località di vacanza più amate dai turisti stranieri, oltre ai negozi chiusi ci sono anche alberghi e ristoranti chiusi. Senza il turismo per molti tenere aperto è solo un costo. Così preferiscono tenere chiuso. Per molti sarà una stagione persa. Ma avranno la forza il prossimo anno di riaprire?

Il Governo è immobile, senza sapere cosa fare, o senza la volontà di fare

Davanti a questa drammatica emergenza economica il Governo ha messo in campo un Decreto Rilancio, che deve essere ancora convertito in legge. Questo prevede uno stanziamento di 55 miliardi di sussidi e alcuni bonus. Che però sono soggetti ad eventuali emendamenti da parte del Parlamento che lo deve esaminare.

Ha poi fatto fare un piano di rilancio a una commissione di esperti guidata da Colao. Ha convocato gli Stati Generali, 10 giorni di incontri tra politici, associazioni, professionisti, imprenditori per capire come rilanciare l’economia dell’Italia. Sta elaborando il Decreto Semplificazione, per ridurre le procedure burocratiche e accelerare gli investimenti. Ha proposto un non ben definito piano di taglio dell’IVA. Di quanto e su quali beni non è dato sapere.

Apparentemente molta carne al fuoco, ma di concreto c’è poco. Molto fumo quasi assenza d’arrosto. Immobilità assoluta. C’è da domandarsi a cosa sia dovuta questa inazione. A non potere fare, a non volere agire o a non sapere cosa fare?

S.I.A ecco la formula magica per uscire dalla crisi e rilanciare il Paese

Servono 3 componenti essenziali per fare rinascere l’Italia: Soldi, Idee, Azione. S.I.A ecco la formula magica per uscire dalla crisi e rilanciare il Paese.

Prima di tutto occorrono soldi da investire. Gli Stati Uniti hanno stanziato 2000 miliardi per fare ripartire la loro economia. La Germania 1500 miliardi, tra liquidità e politiche fiscali, solo per citare 2 esempi. Noi 55 miliardi di sussidi. Utili, necessari, ma che non servono a fare ripartire il Paese. Occorre investire, generare domanda di lavoro, incrementare la produttività.

Dove trovare i soldi? L’Europa mette a disposizione il MES, da cui potremmo attingere 37 Miliardi. Il SURE, fondi per la cassa integrazione e quindi per i lavoratori. Fondi pronti, disponibili subito. Poi arriveranno il prossimo anno i 172 miliardi del Recovery Fund. Sono oltre 200 miliardi su cui contare per i prossimi anni. Ma vanno saputi spendere.

Occorre avere una visione: idee, una strategia e metterla in pratica

Come spendere questo fiume di miliardi? Occorrono le idee su dove guidare il Paese, su come condurlo alla meta, e quando portarlo. Occorrono obiettivi chiari e una strategia per realizzarli. Occorre avere una Vision. E dove trovare le idee? Il piano Colao, per altro commissionato dal Governo, può essere una buona base di partenza. Altre idee si possono trovare nel libro a cura di Assolombarda e appena pubblicato, dal titolo: Italia 2030. Proposte per lo sviluppo.

E poi serve passare all’azione. È necessario agire, subito. Settembre potrebbe essere già tardi. Il Paese ha necessità di vedere, di capire, che c’è un futuro migliore, un rinascita a portata di mano e che la si sta mettendo in campo. Occorre adesso dare speranza al Paese con atti concreti e non con parole. Solo così avremo la possibilità di tirarci fuori tutti dalle sabbie mobili.

Ci vorrà tempo per cogliere i frutti dell’azione, ma se aspettiamo a mettere il seme, anche la pianta ritarderà il suo processo di crescita. L’Italia è nelle sabbie mobili. Non fare nulla è semplicemente rimandare una fine certa. In molti rischiano di affogarci se non si agisce per uscire dal pantano in cui siamo finiti.

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