Risparmio degli italiani a rischio: questa soluzione potrebbe salvare l’Italia?

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Già era difficile la situazione in cui versavano le casse dell’Italia prima dell’emergenza Covid-19. I danni economici e sociali creati dal coronavirus aggraveranno ulteriormente il deficit dei conti nazionali. A questo proposito l’ultima previsione del Fondo Monetario Internazionale è drammatica per il nostro Paese. Da De Benedetti è stata di recente prospettata una via per proteggere il risparmio degli italiani a rischio: questa soluzione potrebbe salvare l’Italia?

Risparmio degli italiani a rischio: questa soluzione potrebbe salvare l’Italia?

La situazione drammatica in cui verseranno le casse nazionali, necessiterà di un intervento straordinario per evitare che i conti pubblici vadano fuori controllo. Dall’ingegner Carlo De Benedetti arriva una proposta provocatorio. In una trasmissione in prima serata su una rete nazionale italiana, De Benedetti ha proposto una tassa patrimoniale allo 0,8%.

Che cosa c’è di straordinario nel proporre l’ennesima patrimoniale? La sua proposta è che non sia una tantum ma sia periodica annuale. Dovrebbe essere una tassa applicata ogni 12 mesi alla ricchezza degli italiani.  Il suo scopo dovrebbe essere quello di risistemare i conti pubblici. Ma dovrebbe avere anche il pregio di ridurre le disparità socio-economiche create dal Covid-19 (ma presenti anche prima). In pratica secondo l’idea di De Benedetti, una tassa patrimoniale annuale dello 0 8% dovrebbe funzionare come ridistribuzione di ricchezza ogni 12 mesi. Una specie di tassa Robin Hood.

Come fare tornare a crescere il nostro Paese?

Quanto potrebbe raccogliere annualmente una simile tassa? Secondo l’ultima relazione della Consob la ricchezza degli italiani ammonterebbe 4.445 miliardi tra beni immobili e finanziari. Una tassa allo 0,8% ricaverebbe all’incirca 35 miliardi all’anno.

Al di là dell’idea più o meno originale dell’applicazione di una patrimoniale, la provocazione di De Benedetti impone ancora una volta la riflessione. Occorre domandarsi oggi più che mai come effettivamente far tornare a crescere questo Paese. Se sia utile fare tagli sporadici dell’IVA e mettere in campo misure di sostegno assistenziale, come il reddito di cittadinanza. O se sia più utile sostenere le imprese tagliando il costo del lavoro e creando le premesse per nuova occupazione. Sostenere la ripresa incentivando la domanda e i consumi o premiando la produzione e le imprese che assumono? O un mix di entrambe?

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