Risparmi in pericolo, sale il rischio di default nell’Eurozona. Lo scrive nero su bianco la BCE

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Sale il rischio di default per le economie dell’Eurozona, mettendo a rischio i risparmi di investitori privati. L’allarme è lanciato dalla Banca Centrale Europa, preoccupata dalla tenuta dei conti dei Paesi più deboli, sotto il peso di un debito pubblico crescente.

Risparmi in pericolo, sale il rischio di default nell’Eurozona

La Banca Centrale Europa lancia l’allarme debito pubblico in un report del Financial Stability Review. Un documento che viene pubblicato semestralmente dalla BCE. Nel report è scritto che: “L’incremento dei livelli di debito pubblico potrebbe innescare una rivalutazione dei rischi sovrani da parte dei partecipanti al mercato”. Questo fattore, molto pericoloso, potrebbe “riaccendere le pressioni sui titoli di Stato più vulnerabili”.

Il documento non fa nomi ma è chiaro che i riferimenti sono a Grecia e Italia, gli anelli deboli in questo momento tra tutti i Paesi dell’Eurozona. Non è considerata anello debole dai mercati la Spagna. Lo dimostra lo spread tra i titoli di Stato decennali di Madrid e quelli di Francoforte. Il differenziale è attorno ai 120 punti, la metà del nostro spread, che fino a qualche giorno fa viaggiava a 240 punti

La pandemia rischia di acuire i problemi di debito preesistenti

Con i risparmi in pericolo, sale il rischio di default nell’Eurozona. Quello che scrive nero su bianco la BCE è esattamente ciò che pensa il mercato. E la conseguenza è l’ampliamento del differenziale di rendimento BTP-Bund. Infatti lo spread per settimane si è mantenuto sopra la soglia dei 200 punti base, nonostante gli acquisti massicci della Banca Centrale Europea.

E’ chiaro che il mercato prezza l’Italia ad alto rischio sostenibilità del debito. Perché i problemi portati dalla pandemia si sono aggiunti ai precedenti problemi di debito. Lo dice la stessa BCE sempre nel documento quando scrive che le conseguenze della pandemia sull’economia “ha portato alla luce e acuito delle vulnerabilità già esistenti per la stabilità finanziaria dell’eurozona”. E’ palese il riferimento all’Italia

Le prime a soffrire sono le banche, mettendo a rischio i risparmi

Ma la Bce è preoccupata anche per le banche. Ed una parte del report è dedicata proprio all’analisi del settore bancario. Per la BCE potrebbe porsi il problema della “scarsa redditività delle banche”. E per attenuare questo problema nel documento viene sottolineato ciò che la BCE ha suggerito. Ovvero “ha raccomandato alle banche di sospendere temporaneamente il pagamento dei dividendi e i buyback, rafforzando la loro capacità di assorbire perdite”.

In sostanza la Banca Centrale Europea ha chiaro che la recessione portata dalla pandemia, impatterà in maniera brutale su tutte le economie. Ma gli effetti peggiori saranno su quelle dal debito pubblico già alto prima dello scoppio. Con il rischio che la lievitazione del debito possa diventare insostenibile, portando ad un probabile default, con gravi difficoltà anche del sistema bancario. Default che inevitabilmente porterebbe alla perdita di risparmi di molti investitori privati.

Basta vedere cosa sta accadendo all’Argentina oggi e cosa è accaduto dal default di Buenos Aires dal 2001 in poi

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