Risk off su guerra commerciale, Analisi dei Mercati 24Option

ProiezionidiBorsa
a cura di Davide Marone Account Manager 24option
Una vera e propria ondata di risk off si è abbattuta questa notte sui mercati alla luce delle minacce del Presidente Trump sulla possibile imposizione di nuovi dazi per oltre 400 miliardi sulle importazioni cinesi negli Stati Uniti. Azionario dunque ampiamente venduto e forti acquisti di dollaro americano, yen e franco svizzero a scapito di euro, sterlina e valute legate alle commodities.
I benchmark americani hanno fatto segnare storni significativi, con l’SP500 rientrato sotto i supporti a 2.740 punti che, se confermato in chiusura daily, potrebbe aprire la strada a possibili ulteriori giorni di ribasso in direzione 2.700 punti in primo luogo. Ancor più pesante la performance del paniere più rilevante del Vecchio Continente, il Dax tedesco, in grado di perdere oltre 600 punti nelle ultime tre sessioni e 200 dei quali nella drammatica apertura di questa mattina. Plausibile che partano le prime correzioni di breve verso 12.700, con un sentiment che tuttavia permane fortemente negativo e che potrebbe condurre il prezzo sui sui supporti strategici a 12.550 punti. Sotto quei livelli potrebbe inaugurarsi, ma si tratterà di scenari contemplabili nei giorni prossimi, una serie di storni di rilievo strategico.
Per quanto concerne il fronte valutario il dollaro si rivela la divisa relativamente più forte, con livelli che raggiungono quelli di novembre del 2017. A farne le spese sono soprattutto le commodities currencies con  AudUsd che ha violato i minimi del 2018 e appre diretto verso il livello di 0,7330 così come NzdUsd che volge in direzione 0,6850. Strutturale appare anche la salita del cambio UsdCad con il breakout di 1,3125 in direzione 1,3275 prima e 1,3340 poi.
Il cambio più tecnico resta tuttavia Gbpusd che, dopo le discese di settimana scora, è stato in grado di raggiungere i minimi del 2018 a 1,32 e pare dunque in grado di poter mettere a segno ulteriori ribassi verso 1,31 e 1,3040. A beneficiare dell’effetto congiunto di debolezza di pound e forza di yen (comprato in risk off) è evidentemente il cambio GbpJpy che, come da analisi di ieri, ha rotto sotto 146 con primo target raggiunto a 145,30 e possibilità ora di proseguire verso 144 in prima battuta e 143 in seconda.
Più cauto il cambio principe Eurodollaro che dopo la tenuta post-Draghi di 1,1550 appare decisamente meno volatile; occorrerà attendere violazioni sotto 1,1550 e più prudentemente sotto 1,15 per assistere a discese forti che restano ad ora lo scenario primario per i prossimi giorni.

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