Rischio salute per frutta e verdura e come orientarsi nella scelta

frutta

L’agricoltura moderna e l’inquinamento globale hanno recentemente riproposto l’annoso problema delle sostanze tossiche presenti sulle nostre tavole. I processi produttivi dei generi alimentari, ma anche suoli e mari inquinati, proiettano nei nostri mercati, ogni giorno, cibi pieni di pesticidi e residui chimici di ogni genere. Difendersi con la corretta informazione sarebbe l’arma più importante. Ma è anche vero che è sempre più difficile districarsi in una selva di opinioni discordanti. Da questo punto di vista il lato positivo, viene dalle centinaia di aziende agricole, che ogni anno si convertono all’agricoltura biologica. Risultato: la riduzione delle sostanze nocive. Quando andiamo a fare la spesa, il rischio di incorrere in cibi alterati è davvero molto alto. Per questo che si devono cercare gli alimenti più sicuri ed evitare quelli pericolosi. Attenzione quindi al rischio salute per frutta e verdura e come orientarsi nella scelta

Contadini e mercati rionali

Il primo segreto per avere la possibilità di acquistare alimenti, sani è quello di conoscere la filiera produttiva. Per chi ne ha la possibilità, si prediligano le spese fatte direttamente dai contadini e dalle aziende agricole vicino a casa o comunque conosciute. Si preferisca sempre il banco di frutta e verdura del mercato rionale, o del mercato settimanale del proprio paese. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, intervenendo in materia, ha addirittura stilato due principi su cui basarsi.

  • Preferire sempre prodotti di coltivazione biologica
  • Fare amicizia con gli agricoltori locali

In effetti, conoscendo i contadini, si ha la possibilità di sapere come vengono coltivate frutta e verdura che poi andremo a mangiare. Secondo l’OMS il contadino locale è anche più restio a utilizzare pesticidi e veleni, proprio perché il cibo che vende è poi anche quello che mette sulla propria tavola.

Attenzione alla frutta esotica

Un altro dogma basilare, per non rischiare di incorrere in alimenti pieni di sostanze chimiche, è evitare il più possibile i prodotti esotici. Questi infatti oltre a essere sottoposti a lunghi viaggi, con continui mutamenti di temperatura e di condizione, sono trattati chimicamente. Ad esempio, acquistare l’uva cilena a Natale, semplicemente per fare bella figura o per lo “sfizio” di avere un prodotto “in”, significa esporsi a un frutto che risulti trattato e contaminato. Garantire infatti un viaggio in nave di migliaia di chilometri e settimane, significa che quest’ uva è stata alterata chimicamente per conservarsi così a lungo. Non solo, è rimasta anche esposta a diverse contaminazioni batteriche e microbiche. Senza considerare il fatto che molti paesi extraeuropei trattano i prodotti senza utilizzare le normative vigenti in materia di salute.

Aderire alle organizzazioni

Un altro consiglio è quello di aderire alle organizzazioni locali via allevatori e agricoltori, sempre più presenti sul nostro territorio. I vantaggi di unirsi a questi gruppi di consumo, non sono solo i prezzi competitivi, ma anche la possibilità di incontrare direttamente i produttori e conoscere i loro sistemi di coltivazione. Ciò significa quindi ridurre il rischio salute per frutta e verdura e come orientarsi nella scelta, portando in tavola alimenti freschi e sani per tutta la famiglia.

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