Rischio Brexit che si allontana

ProiezionidiBorsa

Inizia oggi la tornata di dati sull’inflazione che sonderà la dinamica dei prezzi in tutte le principali aree economiche del mondo dove la tendenza è di debolezza dei dati generali, mentre il recupero della componente core viene sostenuta dal generalizzato recupero delle quotazioni delle commodities e in particolar modo di quelle del comparto energia.


Tuttavia il quadro delineato suona un campanello d’allarme sulla tenuta della ripresa a livello globale, sull’ammorbidimento della spinta fornita dalla domanda interna e sull’efficacia dei programmi di accomodamento monetario, fattori che derivano da un primo trimestre caratterizzato da una certa debolezza.

Sul fronte europeo prosegue il percorso di recupero delle quotazioni dei listini azionari che seguono a ruota quelli asiatici e giovano della prosecuzione dell’aumento delle quotazioni petrolifere. In Asia Tokyo guadagna il 1.13% in tendenza con Hong Kong a 1.15%, mentre Shanghai cede lo 0.25% principalmente sull’annuvolarsi delle condizioni di sostenibilità dell’enorme debito cinese sempre più al centro dell’attenzione degli operatori globali.

Nel Regno Unito un sondaggio pubblicato questa ieri segnala come si riduca la probabilità di un brexit nel referendum del prossimo 23 Giugno. Il fronte dello “stay” avanza al 55%, mentre il fronte del “brexit” si ferma al 40%: i bookmakers hanno infatti rivisto le quote che danno il brexit 3:1.

A giovarne dal sondaggio sul brexit è stata la sterlina inglese che ha fatto registrare un rapido balzo e consolidamento con il cable che si è portato nuovamente sopra quota 1.45.

 

Market Movers

03:30 Australia Pubblicazione verbali riunione politica monetaria RBA

06:30 Giappone Produzione industriale a/a cons. 3.6% prec. -5.2%

10:00 Italia Bilancia commerciale cons. 4.21b prec. 3.86b

10:30 Regno Unito Inflazione a/a cons. 0.5% prec. 0.5%

10:30 Regno Unito Inflazione core a/a cons. 1.4% prec. 1.5%

11:00 Eurozona Bilancia commerciale cons. 22.5b prec. 19.0b

14:30 Stati Uniti Inflazione a/a cons. 1.1% prec. 0.9%

14:30 Stati Uniti Inflazione core a/a cons. 2.1% prec. 2.2%

15:15 Stati Uniti Produzione industriale a/a cons. -1.8% prec. -2.0%

17:45 Eurozona Discorso Nuoy (BCE)

18:25 Stati Uniti Discorso Williams (FED), Lockhart (FED)

19:15 Stati Uniti Discorso Kaplan (FED)

 

EURUSD

Confermato ancora una volta lo scenario laterale della moneta unica nel rapporto con il biglietto verde che continua a scambiare tra 1.13 e 1.1350 con tendenza leggermente rialzista in attesa della pubblicazione dei dati sulla bilancia commerciale e quelli sull’inflazione oltremanica che, qualora confermati, dovrebbero andare a spingere ulteriormente il rapporto EURUSD verso quota 1.1350 complice anche la riduzione della correlazione tra andamento dei mercati azionari e EURUSD.

 

GBPUSD

Dopo un rapido recupero fino sopra quota 1.45 legato soprattutto alle recenti indiscrezioni su un possibile e marcato arretramento delle probabilità di “brexit”, la sterlina storna fino in area 1.4475 dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione peggiori delle attese. Tuttavia, nonostante i risultati il cable sembra consolidare l’area tra 1.4450 e 1.45 in attesa dei dati negli Stati Uniti in uscita nel pomeriggio che potrebbero, qualora confermassero l’outlook di debolezza per la dinamica dei prezzi oltreoceano, tornare a spingere la sterlina verso 1.45.

 

USDJPY

La conclusione della sessione asiatica ha visto il recupero marcato delle quotazioni dell’azionario nipponico con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che mette a segno un +1.13%, prosegue la fase di deprezzamento dello yen giapponese che si riporta in area 109.50 nel rapporto con il biglietto verde consolidando anche in apertura dei mercati europei. Se infatti da un lato il ritorno dell’appetito al rischio sta indebolendo lo yen, dall’altro, la divisa nipponica sfrutta il recupero dei mercati e il consolidamento del trend rialzista corroborato anche dall’andamento positivo delle quotazioni petrolifere. L’attesa è per i dati sull’inflazione negli Stati Uniti del pomeriggio che dovrebbero descrivere una situazione di leggero arretramento del biglietto verde che si inquadra tecnicamente nel ritorno della lateralità sullo yen, raggiunti i massimi relativi nel range 109.50 – 110.00.

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