Rischierebbe l’arresto fino a un mese o un’ammenda salatissima chi tiene questi comportamenti all’interno di un condominio

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Vivere in un condominio richiede tanta pazienza e grande attenzione ai dettagli per evitare di nuocere agli altri.

Infatti, tanti nostri comportamenti potrebbero ripercuotersi sul nostro vicino di casa (e non solo) ed ecco che a quel punto sorgerebbero dei problemi.

Si pensi ad un litigio con tanto di urla che si sentono fino al settimo piano. Si pensi anche alla musica, primo elemento di disturbo, soprattutto se si hanno delle pareti molto sottili e non ben isolate.

E che dire dei tacchi, ancor peggio la sera, tanto detestati dai vicini che amano stare in silenzio e vivere nella pace dei sensi. Di certo, chi decide di vivere in un condominio non può aspettarsi una calma serafica, ma è comunque doveroso rispettare gli altri condomini.

Oltre ai comportamenti appena elencati, ve ne sono due incredibilmente fastidiosi e che fanno andare fuori di testa tantissimi abitanti di uno stabile in comune. Due comportamenti che non sono soltanto detestati o detestabili, ma che potrebbero far rischiare addirittura sanzioni penali. Vediamo di quali si tratta, così da evitare spiacevoli conseguenze.

Rischierebbe l’arresto fino a un mese o un’ammenda salatissima chi tiene questi comportamenti all’interno di un condominio

Ci riferiamo all’acqua dei vasi mentre annaffiamo le piante e alla tovaglia da scuotere dopo i pasti.

Proprio così, quei semplici gesti della vita di tutti i giorni e che fanno parte delle nostre attività quotidiane in casa. Quando annaffiamo le piante che teniamo in balcone, dobbiamo fare molta attenzione a che eventuali residui di terra e fango non finiscano giù. Secondo la Cassazione, si configurerebbe il reato di getto pericoloso di cose di cui all’art. 674 c.p. in presenza di due presupposti. In primis, la reiterazione della condotta nel tempo e, in secondo luogo, la prosecuzione del comportamento sgradevole anche dopo l’intimazione del vicino leso. L’articolo in esame prevede il pagamento di un’ammenda fino a euro 206 o l’arresto sino ad un mese.

Andiamo adesso alla tovaglia piena di briciole, che tanti sono soliti scrollare in balcone dopo i pasti.

Tovaglia, briciole e sanzioni

In questo caso, la giurisprudenza ha precisato che non si configurerebbe un illecito penale perché le briciole, di per sé, non arrecano danni rilevanti. Pertanto, nessun problema per le bricioline che finiscono al piano inferiore, ma attenzione ad un dettaglio.

Infatti, è necessario considerare caso per caso e valutare la situazione specifica. Difatti, gettare cibi solidi e reiterare questo comportamento nel tempo potrebbero ribaltare la situazione. In simili ipotesi, non si esclude a priori la presenza di un fatto illecito e penalmente rilevante.

Si rischierebbe l’arresto fino a un mese e non solo, quindi attenzione a certi gesti quotidiani e apparentemente innocui, ma che possono costarci caro.

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