Rischiano multe elevate i residenti che circolano in Italia con auto con targa estera

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Rischiano multe elevate i residenti che circolano in Italia con auto con targa estera, perché? La spiegazione è semplice in quanto sono entrate in vigore importanti restrizioni e pure un regime sanzionatorio che è più aspro. Il cosiddetto decreto sicurezza impone infatti che i residenti in Italia possano guidare veicoli con targa estera solo per un periodo limitato. Questo limite è pari a 60 giorni, trascorsi i quali alle multe elevate si aggiunge pure il rischio di confisca del veicolo.

Multe elevate i residenti che circolano in Italia con targa estera, il giro di vite

Rischiano multe elevate i residenti che circolano in Italia con auto con targa estera per quello che è un giro di vite contro l’evasione fiscale. E questo perché in passato ci sono stati casi di automobilisti residenti in Italia che hanno approfittato della targa estera per non pagare il bollo e pure le multe.

Con il decreto sicurezza sono state apportate modifiche al Codice della Strada in corrispondenza degli articoli 93 e 132. Introducendo così, per chi viola il codice, il sequestro del veicolo e multe elevate. Variano infatti da un minimo di 712 euro ad un massimo di 2.848 euro.

Stretta anti-evasione su bollo e contravvenzioni per veicoli immatricolati fuori dall’Italia

L’evasione su bollo auto e contravvenzioni, per i residenti in Italia a bordo di veicoli con targa estera, è stato agevolato dai precedenti limiti imposti dal Codice della Strada. Prima dell’entrata in vigore del decreto sicurezza, infatti, il limite temporale di circolazione era pari a ben 12 mesi. E questo, di conseguenza, ha spesso alimentato a dismisura la corsa all’acquisto di automobili con targa estera da parte dei residenti in Italia.

Le nuove restrizioni che sono state introdotte ed imposte con le modifiche al Codice della Strada non valgono chiaramente per i turisti che arrivano in macchina nel nostro Paese. Chi circola in Italia con auto che è con targa estera, ma non risiede in Italia, potrà infatti circolare liberamente. Fino ad un massimo di 12 mesi dal suo ingresso sul territorio nazionale.

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