Rischia 3 anni di reclusione, 3 mesi di sospensione della patente e una multa fino a 1.731 euro il conducente del veicolo che commette questa diffusissima violazione del Codice della Strada

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Se non esistesse un nucleo comune di regole basilari e fedelmente rispettate, la circolazione stradale diventerebbe caotica ed estremamente pericolosa. Gli automobilisti alla guida costantemente si affidano agli altri conducenti di veicoli. Infatti, fanno affidamento sul fatto che gli altri soggetti alla guida rispetteranno le regole di comportamento del Codice della Strada.

Per garantire l’aderenza a queste norme la legge prevede importanti sanzioni per i trasgressori. Il Codice della Strada sanziona in maniera proporzionalmente più pesante quelle condotte che possano portare maggiori pericoli per la sicurezza degli utenti della strada. Di recente si è visto come, ad esempio, sia vietato non solo il passaggio con il semaforo rosso ma anche con quello giallo.

Rischia 3 anni di reclusione, 3 mesi di sospensione della patente e una multa fino a 1.731 euro il conducente del veicolo che commette questa diffusissima violazione del Codice della Strada

Il Codice della Strada contiene tutta una serie di regole di prudenza che sono davvero fondamentali per la sicurezza delle persone. Una norma tanto importante quanto, generalmente, sottovalutata è contenuta nell’articolo 149 del Codice della Strada. Si tratta della distanza di sicurezza tra i veicoli. Infatti, durante la marcia i veicoli devono tenere, rispetto al mezzo che li precede una distanza di sicurezza. Questa distanza deve essere tale che sia possibile garantire la frenata improvvisa ed evitare l’impatto con i veicoli precedenti.

La maggioranza degli automobilisti viola costantemente l’articolo 149, questo in realtà pone una regola molto importante. Infatti, il suo rispetto permette di evitare moltissimi incidenti del tutto imprevedibili. La legge sanziona con una multa fino a 173 euro chi non rispetta l’articolo 149. Se, però, da questa violazione deriva un danno grave ai mezzi coinvolti in un eventuale incidente, la multa sale fino a 344 euro. Se il conducente del veicolo commette questa infrazione due volte nell’arco di due anni subisce anche 3 mesi di sospensione della patente.

La presunzione della giurisprudenza

Il caso più grave è che dal mancato rispetto della distanza di sicurezza e dunque dalla eventuale collisione dei mezzi, derivino lesioni alle persone. In questo caso il conducente del veicolo rischia 3 anni di reclusione, 3 mesi di sospensione della patente e una multa fino a 1.731 euro. Infatti, potrebbero ricorrere gli estremi del reato di lesioni colpose. Se addirittura dall’impatto derivasse la morte di una persona, l’automobilista rischierebbe il reato di omicidio colposo. Sul punto, molto interessante la sentenza 20916/2016 della Cassazione. I giudici spiegano che c’è un’altra ragione importante per rispettare la distanza di sicurezza.

Infatti, in caso di tamponamento si presume sempre che la colpa dell’impatto sia del veicolo che segue quello colpito. Sempre la Cassazione ha osservato che la colpa è presunta a carico di chi tampona salvo che dimostri non era possibile materialmente evitare l’impatto. Il caso è quello di ostacoli che sbucano all’improvviso davanti al conducente del veicolo. Quando, invece, vi siano una situazione ambientale ottima e non vi siano fattori imprevedibili e anomali, si presume che l’automobilista abbia tamponato a causa del mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Approfondimento

Il Codice della Strada prevede da 2.000 fino a 7.000 euro di multa e arresto fino a un anno per sanzionare questo comportamento vietato

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