Rischi grosso se il piatto in cui mangi è fatto di questo materiale

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Conosciamo il detto “le cose che si buttano fuori dalla porta, si fanno entrare dalla finestra”. E’ il caso della legislazione, che vieta una certa cosa sul territorio, ma poi questa arriva con l’importazione. Per questo avrai grossi rischi per la salute se il piatto in cui mangi è fatto di questo materiale.

Piatti belli ma insicuri

I piatti che mettiamo a tavola sono di vario materiale, ma i più diffusi sono la ceramica e la porcellana. Ebbene è proprio questo materiale che adesso è sotto la nostra lente d’ingrandimento. Una lente che potrà rivelarci tutto quello che è nascosto e che molti non sanno.

Quando mangiamo nel piatto in ceramica ci sembra di dare un tocco artistico al nostro cibo. Bei disegni e bei colori appagano la vista prima di quanto il cibo faccia con il gusto. Eppure forse non sappiamo che dietro a quel piatto si cela un grosso pericolo.

Importazioni in grande scala

Da dove vengono i piatti che compriamo in Italia? Secondo una statistica di Confcommercio che si riferisce al 2015, noi importiamo dalla Cina molto materiale in ceramica per la tavola.

Secondo Confcommercio il 53% della ceramica da tavola d’importazione viene, appunto, dalla Cina. Minori, invece, le quantità in arrivo dagli altri Paesi: dalla Germania il 10%, dal Portogallo il 9%, dalla Romania il 5%, dalla Turchia il 4%. Ma perchè rischi grosso se il piatto in cui mangi è fatto di questo materiale?

Pericoli del vasellame da cucina in ceramica

Chi importa in Italia da Paesi non europei cerca, naturalmente, di fare concorrenza abbassando i prezzi. Il problema è che dall’altro lato, la qualità viene a scadere. Per questo motivo si usano i colori al piombo, da diversi anni vietati in Italia. Il piombo esalta la vivacità dei colori, che sono più attraenti rispetto a quelli senza piombo. Però in Italia, come detto, sono vietati a causa della loro comprovata tossicità. C’è anche un secondo pericolo che arriva, questa volta, dalla temperatura di cottura. Se il piatto è cotto a 800 gradi, i colori si fissano. Ma col tempo, con la presenza di alimenti caldi, tenderanno a staccarsi. Cosa che non capita con la cottura a 1100 gradi.

Verifiche all’importazione

La Svizzera già da anni aveva segnalato questo problema con controlli alle dogane. E così hanno fatto anche le varie associazioni di consumatori italiane. Ora resta solo al consumatore, quando entra in un negozio di ceramica italiano, chiedere se il prodotto sia stato fatto in Italia secondo le norme di legge vigenti o, almeno, nell’Unione Europea. Altrimenti meglio lasciar perdere.

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