Rischi dell’economia: Trump in campagna elettorale prolungata

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Tra i rischi dell’economia mettiamo il presidente americano  entrato in campagna elettorale da ben più di un anno.

Il desiderio di essere rieletto alla Casa Bianca è assurto talmente a bisogno primario per il Tycoon.

Ora forse la sua intenzione è di non sprecare una nuova fase di boom economico e delle Borse in questo 2019 che è ancora troppo lontano dal voto.

Costi quello che costi.

Anche facendo delle retromarcia incoerenti e poco credibili nelle motivazioni che vengono fornite come ufficiali.

Rischi dell’economia: Trump la pace sui dazi vacilla per Hong Kong

Nemmeno due giorni dopo l’avere sventolato che si era arrivati a un accordo nella trattativa sui dazi su molti punti ecco che dagli USA parte un nuovo attacco alla Cina legato alle proteste di Hong Kong.

Come se le tensioni con la ex colonia britannica fossero una novità e come se proprio ora fosse diventato impellente occuparsene.

Fatto sta che le Borse molto vicine, probabilmente troppo, a festeggiare nuovi massimi storici si sono nuovamente fermate.

Va anche detto che stavolta è stato il Congresso americano a fornire gli elementi di tensione tra i due paesi con una serie di deliberata a favore di Hong Kong inaccettabili da parte di Pechino.

Vediamole.

Il congresso rialza la tensione con la Cina

Va  rilevato che stavolta la mossa che ha rialzato la tensione tra i due paesi è venuta, come detto, dal Congresso.

Queste comunque le misure che gli USA hanno deliberato a favore di Hong Kong:

  1. Hong Kong Human Rights and DemocracyAct: con esso si dà mandato al Segretario di Stato USA di certificare annualmente il mantenimento dell’autonomia necessaria per garantire le condizioni ad hoc valide fino ad oggi.
  2. Protect Hong Kong Act: vieterà le esportazioni verso Hong Kong di armi a altri articoli militari che la polizia utilizza abitualmente contro i manifestanti.
  3. Poi vi è un generico richiamo di un rapporto diretto tra Hong Kong e gli USA che si impegnano anche a garantire il diritto alla protesta
  4. Infine si è elogiato il Canada per la sua richiesta di estradizione di MengWanzhou, direttore finanziario di Huawei.

Il terzo punto in particolare poi è l’esaltazione dell’incoerenza delle mosse americane in questa fase storica.

Da un lato si abbandona la Siria sotto i bombardamenti anche su civili, dicendo che sono affari loro, dall’altro ci si intromette nelle questioni tra due stati.

Credo si commenti da sé!

Insomma ormai tra i rischi per l’economia e le Borse i comportamenti e le decisioni di Trump sono le variabili importanti,

Ancora di più dei dati economici reali…

Qualcosa non quadra, l’auspicio è che, terminata questa lunghissima campagna elettorale, si torni alla normalità…ma un anno è molto lungo sui mercati finanziari.

Lo si tenga presente.

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