Riparte il wedding ma con tanti dubbi. Cosa attendere per il futuro?

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Forse il settore più colpito dalla pandemia, il wedding ha registrato nel 2020, secondo Assoeventi Confindustria, una perdita di 60 miliardi ed un calo di fatturato del 90% rispetto al 2019 e del 95% nel 2021. Il lockdown ha azzerato eventi e matrimoni per 15 mesi e fermato i 570mila addetti del settore costretti a stare a casa e a vivere di ristori insufficienti. Chi doveva sposarsi nel 2020 o nei primi mesi del 2021 ha rinviato le nozze a tempi migliori, in attesa di una situazione sanitaria normale. Nell’estate 2021 si è poi intravista una ripresa, anche se con dubbi e incertezze.

Da giugno di quest’anno gli sposi tornano all’altare. Riparte il comparto e la filiera delle attività economiche legate ai matrimoni: il banqueting, il catering, il lavoro delle locations e i 100mila organizzatori di eventi, con un indotto fatto di fiori, abbigliamento e tutto quello che fa del matrimonio un giorno speciale. Riparte il wedding ma con tanti dubbi.

30.000 i ricevimenti previsti tra luglio e agosto 2021, dice Clara Trama, presidente dell’Associazione italiana wedding planner. Ma dopo la decisione del Governo di rimettere in moto il settore dal 15 giugno, restano dubbi e punti interrogativi sulle misure di prevenzione da adottare contro la pandemia. Intanto la ripartenza dei matrimoni ha innescato una vera e propria rincorsa alla data giusta e alla location dei sogni. Gli italiani tornano all’altare e mostrano di non fermarsi davanti a prassi e protocolli ma questi rischiano di trasformare il giorno più bello della vita in un sogno oppressivo.

Riparte il wedding ma con tanti dubbi

Nuove linee guida per matrimoni 2021 adottate dal Ministero della Salute e Decreti del Governo stabiliscono che, dal 15 giugno, si può festeggiare ed organizzare matrimoni ma prestando attenzione ad una serie di regole che stabiliscono cosa si può fare e cosa no: i futuri sposi e gli invitati devono essere in possesso della autocertificazione verde o green pass. In alternativa devono portare con sé un’autocertificazione che attesti di essere vaccinati anche con una sola dose, di essere guariti o di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti l’evento.

L’ingresso in chiesa o al ristorante deve essere preceduto dalla misurazione della temperatura agli invitati. I tavoli all’aperto o in giardini e terrazzi devono garantire la distanza di un metro tra i commensali di tavoli diversi e il numero di invitati (da consegnare quattordici giorni prima del ricevimento) deve variare in base alla capienza del locale e al ricambio d’aria. E per finire obbligo di mascherina per tutti se non viene rispettata la distanza richiesta, pulizia e disinfezione degli ambienti interni ed esterni e delle attrezzature prima di ogni utilizzo. Regole e obblighi per tutti i gusti che rischieranno di trasformare un momento romantico in un incubo burocratico.

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